Camera: nessuna sentenza interna deroga normativa pensioni parlamentari

Precisazione del Consiglio di Giurisdizione di Montecitorio

NOV 17, 2021 -

Pensioni Roma, 17 nov. (askanews) – “In un articolo di stampa apparso questa mattina, si fa riferimento a una sentenza del Consiglio di Giurisdizione della Camera dei Deputati per sostenere che, in virtù di tale sentenza, i parlamentari avranno diritto alla pensione anche se la legislatura dovesse durare meno di 4 anni 6 mesi e un giorno. In realtà quella sentenza non esiste”. Lo si legge in una nota del Consiglio di Giurisdizione di palazzo Montecitorio. “Ne esiste una (la n. 9/2019/CG del 16 ottobre 2019) – spiega la nota- che esamina un caso diverso: quelli di alcuni deputati subentrati a legislatura in corso e per i quali, anche se la XVII legislatura fosse durata 5 anni (come poi effettivamente è successo) non avrebbero maturato i requisiti per l’ottenimento della pensione al compimento dei 65 anni d’età.In particolare essi lamentavano che, in questo modo, sarebbero andati dispersi i contributi che comunque avevano versato alla Camera. Il Consiglio ha deciso di consentire a questi ex deputati di completare la contribuzione degli anni mancanti al quinquennio, versando di tasca propria sia la loro quota sia quella che in condizioni normali è corrisposta dalla Camera, per un totale di circa un terzo dell’indennità dei parlamentari. Il Collegio d’appello della Camera ha confermato la sentenza precisando che gli ex deputati, per essere ammessi a pagare, devono essere stati in carica per almeno tre anni”. “Pertanto – sottolinea Montecitorio- non esiste alcuna sentenza della Camera che stabilisce che i deputati maturerebbero la pensione in caso di scioglimento della legislatura prima di quanto previsto dalle norme in materia”. Pensioni dei deputati, precisazione del Consiglio di Giurisdizione della Camera Pensioni dei deputati, precisazione del Consiglio di Giurisdizione della Camera In un articolo di stampa apparso questa mattina, si fa riferimento a una sentenza del Consiglio di Giurisdizione della Camera dei Deputati per sostenere che, in virtù di tale sentenza, i parlamentari avranno diritto alla pensione anche se la legislatura dovesse durare meno di 4 anni 6 mesi e un giorno. In realtà quella sentenza non esiste. Ne esiste una (la n. 9/2019/CG del 16 ottobre 2019) che esamina un caso diverso: quelli di alcuni deputati subentrati a legislatura in corso e per i quali, anche se la XVII legislatura fosse durata 5 anni (come poi effettivamente è successo) non avrebbero maturato i requisiti per l’ottenimento della pensione al compimento dei 65 anni d’età. In particolare essi lamentavano che, in questo modo, sarebbero andati dispersi i contributi che comunque avevano versato alla Camera. Il Consiglio ha deciso di consentire a questi ex deputati di completare la contribuzione degli anni mancanti al quinquennio, versando di tasca propria sia la loro quota sia quella che in condizioni normali è corrisposta dalla Camera, per un totale di circa un terzo dell’indennità dei parlamentari. Il Collegio d’appello della Camera ha confermato la sentenza precisando che gli ex deputati, per essere ammessi a pagare, devono essere stati in carica per almeno tre anni. Pertanto non esiste alcuna sentenza della Camera che stabilisce che i deputati maturerebbero la pensione in caso di scioglimento della legislatura prima di quanto previsto dalle norme in materia.