Sulla Libia “asse” tra Draghi e Macron, spinta verso elezioni

Premier lancia allarme migranti: "Situazione insostenibile"

NOV 12, 2021 -

Libia Parigi, 12 nov. (askanews) – Un “riavvicinamento” tra Italia e Francia per spingere la Libia verso elezioni “libere, regolari, inclusive e credibili” il prossimo 24 dicembre. E’ quello suggellato alla Conferenza sulla Libia di Parigi, dove il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato stamani, accolto all’Eliseo dal presidente francese Emmanuel Macron. Alla vigilia, secondo quanto spiegavano fonti diplomatiche, nel lavoro preparatorio per la dichiarazione finale, c’erano distanze tra Roma e Parigi. Con gli sherpa italiani, è stato riferito, a fare da “mediatori” per arrivare a una soluzione condivisa. Che è poi quella inserita nel documento finale. Con Angela Merkel in (lenta) uscita, Draghi e Macron hanno quindi guidato il confronto e tra i due, alla fine, c’è stato un pubblico scambio di cortesie. “Le posizioni di Francia e Italia, grazie anche al rapporto personale di fiducia e stima con il presidente Macron, si sono riavvicinate”, ha detto in conferenza stampa il premier italiano, trovando d’accordo l’inquilino dell’Eliseo che parla di “totale accordo” e “posizione comune”. Concretamente, un primo risultato della Conferenza è stato mettere allo stesso tavolo il primo ministro di Tripoli Abdul Hamid Dbeibah e il presidente del Consiglio di presidenza al-Menfi, tra cui non corre buon sangue. La dimostrazione, per il presidente del Consiglio, che “hanno fatto proprio il percorso verso la stabilità” e che “sono pronti a lavorare insieme”. Per Draghi il primo “pilastro” della stabilità libica è che le elezioni “si svolgano il 24 dicembre, siano simultanee, parlamentari e presidenziali, e accettate. I libici vogliono votare”. Per far questo, però, “occorre fare una legge elettorale che è fondamentale e il mio auspicio è che venga fatta con l’accordo di tutti, nei prossimi giorni perchè è urgente”. Occorre poi garantire “la sicurezza” e l’uscita di truppe mercenarie dal Paese e assicurare la stabilità economica, con il rafforzamento della Banca centrale. C’è poi il capitolo dei diritti umani, una situazione che “va affrontata insieme”. Un tema che porta direttamente Draghi ad affrontare la questione dei migranti. Bisogna, ha sottolineato, “intervenire e far qualcosa per affrontare la situazione” perchè “gli sbarchi continui sull’Italia creano una situazione insostenibile”. Dunque, è stato l’appello, “l’Ue deve trovare un accordo e noi dobbiamo investire di più in Libia per aiutare i libici a creare condizioni più umane”.