Le proposte della Settimana sociale al Governo e al Parlamento

Bce consideri occupazione, idea condivisa da nuovo leader tedesco

OTT 24, 2021 -

Chiesa Taranto, 24 ott. (askanews) – La Settimana sociale dei cattolici a Taranto si conclude riproponendo a Governo, Parlamento italiano, e al Parlamento europeo, una serie di proposte, in tema di sviluppo sostenibile, che erano già state indirizzate alle istituzioni italiane e comunitarie a conclusione della precedente edizione di questo appuntamento a Cagliari quattro anni fa. Le quattro proposte al Governo e al Parlamento italiano, illustrate dall’arcivescovo della città pugliese Filippo Santoro nel suo intervento conclusivo, sono le seguenti: “Canalizzare i risparmi dei Piani individuali di risparmio (PIR). Anche verso le piccole imprese non quotate che rispondano a precise caratteristiche di coerenza ambientale e sociale. Stimolando l’investimento dei patrimoni familiari delle generazioni adulte. L’estensione della platea delle piccole imprese destinatarie dei risparmi veicolati tramite i PIR è stata realizzata con successivi interventi dal 2017 in poi dai diversi governi che si sono succeduti”. “Accentuare il cambio di paradigma del Codice dei contratti pubblici potenziando i criteri di sostenibilità ambientale; inserendo tra i criteri reputazionali i parametri di responsabilità sociale, ambientale e fiscale con certificazione di ente terzo; varando un programma di formazione delle Amministrazioni sul nuovo Codice. Questa proposta pur andando avanti, ha avuto delle battute d’arresto, ma – ha detto mns. Santoro – chiederemo al ministro Giovannini di riprendere il cammino”. “Rimettere il lavoro al centro dei processi formativi. Per ridurre ulteriormente, e in misura più consistente, la disoccupazione giovanile occorre intervenire in modo strutturale rafforzando la filiera formativa professionalizzante nel sistema educativo italiano. Questa linea è stata realizzata con successivi interventi dal 2017 in poi dai diversi governi che si sono succeduti. La svolta potrà esserci con il PNRR che prevede un massiccio investimento sugli Istituti Tecnici Superiori per 1,6 mld di euro e sulla formazione abilitante. Occorre però intervenire con precisione, anche per questo abbiamo inserito nelle proposte di policy di quest’anno il punto sulla formazione”. Infine, “rimodulare le aliquote IVA per le imprese che producono rispettando criteri ambientali e sociali minimi, oggettivamente misurabili (a saldo zero per la finanza pubblica). Anche per combattere il dumping sociale e ambientale. Qualche spiraglio si apre con la delega appena varata per la riforma fiscale”. A livello europeo, invece, la Settimana sociale dei cattolici chiede, innanzitutto, “l’integrazione nello Statuto della Banca Centrale Europea del parametro dell’occupazione accanto a quello dell’inflazione come riferimenti per le scelte di politica monetaria non ha fatto passi avanti sostanziali, ma era considerata una proposta ‘profetica’ e – ha messo in evidenza mons. Santoro – sia un presidente del Consiglio italiano sia uno dei leader usciti vincitori dalle recenti elezioni tedesche l’hanno fatta propria”. La seconda proposta è “considerare gli investimenti infrastrutturali e gli investimenti produttivi (anche privati) non come debito nelle discipline di bilancio. Con la sospensione del Patto di stabilità e crescita fino al 2022, si è avviato un cammino anche in questo senso”. L’ultima proposta è “una urgente armonizzazione fiscale ed eliminazione dei paradisi fiscali interni, ha fatto un passo avanti storico con l’accordo lo scorso luglio in sede G20 e in sede OCSE per la minimun tax globale che coinvolge anche tutti gli Stati membri dell’Unione”.