Cosa dice il costituzionalista Azzariti sullo scioglimento di Forza Nuova

Intervista a Repubblica

OTT 12, 2021 -

Squadrismo Roma, 12 ott. (askanews) – “Mi pare che ci siano i presupposti normativi affinché il governo sciolga per decreto i movimenti neofascisti che si siano resi responsabili di atti di violenza”. A dirlo in una intervista a Repubblica è il costituzionalista Gaetano Azzariti, docente alla Sapienza. I presupposti – spiega – sono “contenuti nella legge Scelba, che contempla due diverse ipotesi. La prima, quella ordinaria, ricorre quando lo scioglimento venga disposto dal ministro dell’Interno, sentito il Consiglio dei ministri, a seguito di una sentenza da cui risulti accertata la riorganizzazione del partito fascista. Accadde negli anni 70, quando vennero sciolti prima Ordine Nuovo e poi Avanguardia nazionale”. E la seconda ipotesi è “prevista dalla seconda parte dell’art.3, finora mai utilizzata: per sciogliere non c’è bisogno di una sentenza, ma il governo può intervenire per decreto legge nei “casi straordinari di necessità e urgenza”, cioè quando si capisca che c’è un pericolo imminente”. L’assalto alla Cgil e le infiltrazioni neofasciste delle proteste di piazza configurano un caso straordinario? “Nel dettato della legge Scelba c’è un’indicazione molto chiara: sono passibili di scioglimento i movimenti che perseguano finalità anti-democratiche proprie del partito fascista, usando la violenza quale metodo di lotta politica. Ora la considerazione da fare è se le aggressioni di sabato nei confronti del più grande sindacato italiano, nonché i tentativi di assalto alla sede del governo, rientrino o meno in questa fattispecie: se cioè dimostrino ù visti anche i precedenti di Forza Nuova ù che tale organizzazione siispira al fascismo e usa la violenza quale metodo di lotta politica. Se la risposta fosse affermativa – conclude Azzariti – l’iniziativa del governo sarebbe più che legittima”. Int5