Le parole di Draghi su covid, ripresa, green pass e bollette

Il premier ha parlato anche della transizione ecologica

SET 23, 2021 -

Confindustria Roma, 23 set. (askanews) – “L’Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, il governo stima una crescita intorno al 6% quest’anno a fronte del 4,5% ipotizzato a primavera”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi all’assemblea di Confindustria. “La crescita che abbiamo davanti – ha spiegato – è un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso. Nel 2020, l’economia italiana si è contratta dell’8,9%, una delle recessioni più profonde d’Europa Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell’attività. La sfida per il Governo – e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali – è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile”. Secondo Draghi, “il green pass è uno strumento di libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche. Voglio ringraziare Confindustria che ha da subito lavorato insieme al governo e ai sindacati per trovare un accordo sull’estensione del ‘green pass’ ai luoghi di lavoro”. “Se riusciremo a tenere sotto controllo la curva del contagio – ha aggiunto – potremo allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore – ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura”. “In assenza di un intervento del governo – ha poi aggiunto Draghi – nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. Per questo abbiamo deciso di eliminare per l’ultimo trimestre dell’anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell’elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta complessivamente di un intervento di oltre 3 miliardi, che fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno”. Un intervento, ha spiegato Draghi, che va “oggi in Cdm” e che “ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili. A queste misure deve seguire un’azione, anche a livello europeo, per diversificare le forniture di energia e rafforzare il potere contrattuale dei Paesi acquirenti”. Infine, il presidente Draghi ha parlato della transizione ecologica che, ha spiegato, “non è una scelta ma una necessità. I cambiamenti climatici – ha sottolineato – hanno già gravi conseguenze sulle nostre vite, il nostro pianeta e le nostre economie. Se non interveniamo subito, i loro effetti rischiano dipeggiorare e diventare irreversibili. Dobbiamo prendere misure ambiziose per ridurre le emissioni e contenere l’aumento della temperatura. Ma dobbiamo tenere conto della capacità di riconversione delle nostre strutture produttive. Lo Stato deve fare la sua parte nell’aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione. E prestare particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione”. “Gli investimenti del PNRR – ha detto ancora – riguardano l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, l’idrogeno. Investiamo nello sviluppo di capacità industriali, per esempio nei pannelli solari e nelle batterie, per ridurre la dipendenza dai produttori stranieri. E miglioriamo l’efficienza del nostro sistema di autorizzazioni, che non può impedire la realizzazione degli ambiziosi obiettivi sulle energie rinnovabili”. Afe/Pie