Europa Verde: nucleare come vaccini, Salvini non sa di cosa parla

"Risposta al caro bolletta sono risparmio energetico e rinnovabili"

SET 15, 2021 -

Energia Milano, 15 set. (askanews) – “Come su vaccini, green pass e molte altre questioni Salvini non sa di cosa parla. Il nucleare non è la soluzione, per i rischi enormi, per lo smaltimento delle scorie che pone immensi problemi e costi elevati ma anche per i tempi di costruzione di nuovi impianti (mediamente 6 anni) non compatibili con l’urgenza dell’emergenza climatica”. Lo dichiarano i candidati di “Europa Verde con Sala Sindaco”, Elena Grandi e Carlo Monguzzi, in risposta al leader della Lega che ha detto che non ci sarebbe alcun problema a realizzare una centrale nucleare in Lombardia. “La risposta al caro bolletta ma soprattutto all’emergenza climatica è data dal risparmio energetico attraverso massicce opere di coibentazioni degli edifici pubblici e privati e dal puntare decisamente sulle rinnovabili (fotovoltaico soprattutto, sui tetti delle case nelle metropoli e nei centri urbani medio piccoli, sulle pompe di calore)” hanno continuato Grandi e Monguzzi, aggiungendo che “l’ecobonus di cui nessuno parla (figuriamoci Salvini) sta iniziando a produrre risultati importanti dal punto di vista ambientale e anche della green economy su cui ci attendiamo al più presto dei report conoscitivi dal governo e ulteriori semplificazioni per un maggiore utilizzo da parte dei cittadini”. “Ricordi il senatore Salvini che ben due referendum popolari hanno detto stop a questa forma di produzione energetica, cosa che implicherebbe non pochi problemi costituzionali e normativi all’eventuale ritorno all’atomo” hanno proseguito i due esponenti ecologisti, sottolineando che “quindi Salvini, come spesso avviene, non sa di cosa parla, o meglio ne parla come parlerebbe della Nutella in un suo post”. “Studi e si informi il senatore Salvini – hanno concluso – come dice oggi su ‘Il Messaggero’ l’ad di Terna, Donnarumma, la risposta al caro bolletta è l’aumento rapido delle reti e delle rinnovabili, che oltretutto farebbero risparmiare al nostro Paese quattro miliardi di euro l’anno di costi energetici”.