FdI rassicurata da Berlusconi, restano i dubbi su Salvini

I meloniani: "Ex Cav è unico con status federatore, ora vedremo i fatti"

AGO 3, 2021 -

Centrodestra Roma, 3 ago. (askanews) – Alla fine l’incontro tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si è tenuto, è stato “affettuoso e cordiale”, e ha fugato i dubbi di Fratelli d’Italia sulle intenzioni di Forza Italia. Restano però le incognite sull’atteggiamento del principale azionista di quello che si definisce centrodestra di governo, la Lega di Matteo Salvini: “Si tiene ancora l’opzione partito unico”, osservano da FdI. E soprattutto restano le incongnite su come il centrodestra giocherà la partita decisiva del Quirinale. A Villa Certosa il Cavaliere rispolvera i rituali di altre stagioni: il tour nel parco, le piscine e il vulcano, e l’accoglienza impeccabile. Ma soprattutto, riferiscono da FdI, ha dato risposte “molto confortanti, e secondo noi sincere”, alla domanda sostanziale che Giorgia Meloni poneva: “Vogliamo capire se per Salvini e per Fi il futuro può essere anche in maggioranze ibride, oppure come per noi non c’è altro futuro se non quello di un governo di centrodestra, se gli elettori lo vorranno”, è stato il tema posto senza giri di parole dalla presidente di FdI. Così come Meloni vorrebbe compattezza anche quando a inizio 2022 il Parlamento sarà chiamato ad eleggere il successore di Mattarella. Da Berlusconi e Forza Italia appunto assicurazioni “confortanti e sincere”, tradotte in una indicazione giunta immediatamente dopo l’incontro da fonti azzurre: “Superata ogni incomprensione, si è rafforzato il clima di collaborazione tra le diverse forze del centrodestra”. E soprattutto “la prospettiva è quella di andare uniti quando, nel 2023, finita la stagione del governo di Mario Draghi, tornerà il confronto tra centrodestra e centrosinistra”. Ora certo, “c’è bisogno di risposte concrete”. Perchè le incomprensioni “superate” sono state rivangate ancora oggi, e hanno tenuto in stand by l’invito di Berlusconi per una quindicina di giorni. Dopo 15 giorni, grazie anche alle parole di Berlusconi alla festa della Lega, Meloni ha sbloccato l’invito sospeso, e “in una giornata pur piena di impegni” – sottolineano da FdI – è volata in Sardegna dall’ex Cavaliere, insieme a Ignazio La Russa. Lì ha elencato una serie di scortesie, ultima la vicenda Rai con Fratelli d’Italia vittima dell’accordo Fi-Lega; Berlusconi ha ribattuto con lo sgarbo dell’accoglimento del forzista Lucio Malan nel gruppo del Senato di Fdi. Ma alla fine nel rapporto con Berlusconi Meloni prova a raddrizzare la rotta del centrodestra, e all’ex premier da FdI riconoscono il ruolo di federatore che lo stesso Berlusconi si ritaglia: “È l’unico che ha lo status e l’autorevolezza per far marciare il centrodestra in una direzione compatta che negli ultimi tempi non abbiamo visto”, osservano da FdI, con una frecciata a Salvini. Che appunto “mantiene una doppia chance, federatore o capo di un partito unico”. Con Forza Italia che “quando non se ne occupa direttamente Berlusconi ci sembra vada a zig zag, per non dire che va in una direzione che non ci piace…”. Ovviamente, posizioni cristalizzate sulla questione federazione: per FdI non ha alcun senso finchè si è divisi sul sostegno a Draghi, Berlusconi ha provato a mediare con l’ipotesi di un coordinamento tra i gruppi parlamentari. Si vedrà. Come si vedrà la questione leadership, che Berlusconi ha assicurato toccherà al leader del partito più votato, chiunque esso sarà. Alla fine, da Fratelli d’Italia definiscono “molto positivo” l’incontro, con l’auspicio però che “dalle parole a fatti”. Temi “Non trattati oggi”, ma “da domani vediamo come si comporta il ‘centrodestra di governo’ su municipi e comuni, collegi, conferma o meno della Calabria… Vedremo se questo colloquio e questa ‘normalizzazione’ dei rapporti si concretizza”. E se ci sarà una “compensazione” per la vicenda Rai. Sapendo che oltre a Berlusconi al tavolo “c’è anche Salvini”.