Venezia, D’Incà: su grandi navi grande passo per tutela città

M5s si è sempre battuto, grazie a Draghi superate difficoltà

LUG 13, 2021 -

Venezia Roma, 13 lug. (askanews) – “La decisione del Governo di spostare le navi che superano le 25 mila tonnellate, i 35 metri di altezza e una lunghezza di 180 metri, da San Marco a Marghera, è un grande passo per la tutela della città di Venezia e per mantenere l’importante riconoscimento del sito Unesco, nel rispetto dei tanti cittadini che hanno combattuto questa importante battaglia di civiltà”. Lo sottolinea il ministro dei Rapporti col Parlamento Federico D’Incà. “In questo modo – prosegue – il transito provvisorio delle navi passeggeri sarà verso l’area di Marghera con un piano di attracco temporaneo articolato nel massimo di 5 punti. Inoltre, dal Governo saranno assegnate nuove risorse destinate ai lavoratori impegnati nella logistica e nella navigazione per il transito delle navi e agli esercenti dei servizi legati al terminal per superare la difficoltà legate al trasferimento . Un ruolo fondamentale nella gestione di molti interventi lo avrà il presidente dell’Autorità del sistema portuale di Venezia che sarà nominato commissario straordinario”. “La soluzione del Governo – aggiunge – va incontro alle richieste da tempo sostenute dal MoVimento 5 Stelle che si è sempre battuto per evitare il transito delle Grandi navi nel bacino di San Marco e per una nuova soluzione attraverso il bando per un concorso di idee per la realizzazione e gestione di approdi per le navi da crociera e per le navi portacontainer fuori dalle acque protette della laguna”. “Ringrazio il Presidente del Consiglio Mario Draghi per avere seguito con estrema attenzione questa problematica: grazie alla sua autorevolezza sono state superate le difficoltà che avevano sempre ostacolato questa decisione. Adesso, grazie anche al corretto utilizzo del Mose, alle nuove risorse e all’autorità per la Laguna voluta dal M5S, riusciremo a salvare Venezia e a consegnare una città unica al mondo alle nuove generazioni”, conclude D’Incà.