Garante Privacy: nel 2020 278 provvedimenti e 38 mln di sanzioni

Presentata alla Camera la relazione annuale

LUG 2, 2021 -

Privacy Roma, 2 lug. (askanews) – Duecentosettantotto provvedimenti collegiali, 38 milioni di euro di sanzioni riscosse, ventuno ispezioni – dato che risente delle restrizioni anti-Covid. Sono alcune delle cifre della relazione annuale dell’Autorità garante della privacy, presentati questa mattina alla Camera. L’Autorità – composta da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza – ha illustrato i dati sull’attività svolta nel primo anno di mandato del nuovo collegio. Si legge nella relazione: “Il 2020 ha visto una serie di interventi centrati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: in particolare, le implicazioni etiche della tecnologia; l’economia fondata sui dati; le grandi piattaforme e la tutela dei minori; i big data; l’intelligenza artificiale e le problematiche poste dagli algoritmi; gli scenari tracciati dalle neuroscienze; la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico; il diffondersi di sistemi di riconoscimento facciale; la monetizzazione delle informazioni personali; il fenomeno del deep fake; il revenge porn”. Sottolinea il garante: “La necessità di assicurare, da una parte, un funzionale trattamento dei dati – in particolare di quelli sulla salute – e, dall’altra, il rispetto dei diritti delle persone, ha visto il Garante impegnato in una costante opera di bilanciamento al momento di fornire pareri e indicare misure di garanzia. In particolare, riguardo ad alcuni ambiti: le app di contact tracing; l’effettuazione dei test sierologici; la raccolta dei dati sanitari di dipendenti e clienti; il “green pass”; la sperimentazione clinica e la ricerca medica; l’attivazione dei sistemi di didattica a distanza; il processo amministrativo e tributario da remoto”. Peraltro, “Il 2020 ha peraltro rappresentato per l’Autorità un anno particolarmente impegnativo ai fini del progressivo adeguamento al regolamento Ue da parte dei soggetti pubblici e privati per i quali sono oggi previste nuove responsabilità”.