Pignatone: governo lavora a soluzione tutela pescatori siciliani

Oggi a Montecitorio ok a risoluzione congiunta su controversia

GIU 30, 2021 -

Libia Roma, 30 giu. (askanews) – Oggi Montecitorio ha tracciato le linee di intervento affinché le vicende dei pescherecci ‘Afrodite’ e ‘Aliseo’ diventino solo un triste ricordo e non si verifichino più. Con l’accordo unanime delle forze politiche di maggioranza, infatti, il Governo è stato impegnato a lavorare “per trovare una soluzione definitiva alla controversia con la Libia che diventerà un impegno diplomatico primario e imprescindibile per il nostro Paese”. Lo dichiara il deputato Dedalo Pignatone (M5S) a seguito dell’approvazione, nelle commissioni Esteri e Agricoltura della Camera, della risoluzione congiunta sulla controversia tra Italia e Libia in materia di zone di protezione della pesca (ZPP). “Accanto a un deciso dialogo diplomatico – prosegue – il Governo si è impegnato a definire un accordo di partenariato sulla pesca, sul modello di quelli già stipulati con alcuni Paesi della costa occidentale dell’Africa, che consenta ai nostri pescatori di accedere, legalmente e in sicurezza, alla zona di pesca libica, favorendo iniziative di cooperazione tra marinerie nel rispetto delle legittime aspettative dei rispettivi comparti. Attenzione verrà posta poi sulle tradizioni di pesca di specifiche realtà imprenditoriali e geografiche italiane che per più lungo tempo hanno esercitato attività di pesca nelle zone su cui la Libia ha dichiarato propri diritti di sovranità esclusiva”. “Il Mediterraneo deve divenire luogo di scambio e confronto – aggiunge il parlamentare – per questo chiediamo l’organizzazione di una ‘Conferenza mediterranea’ con la partecipazione di tutti i Paesi rivieraschi mentre sarà il tavolo tecnico interministeriale tra Maeci, Difesa, Trasporti, Mipaaf, Mise e Lavoro, di concerto con la Conferenza Stato-Regioni, a sviluppare soluzioni anche al fine di predisporre strumenti straordinari di sostegno per i pescherecci che operavano tradizionalmente nelle acque della ZPP libica o a rendere strutturali i sussidi alle famiglie danneggiate dall’interruzione dell’attività di pesca” conclude.