Carfagna: divario Nord-Sud ‘vecchio problema’? Io non mi rassegno

Sanare disparità spesa sociale è compito della politica

GIU 16, 2021 -

Recovery Roma, 16 giu. (askanews) – “Dietro i dati, numeri, percentuali, è in gioco la vita quotidiana di quasi 20 milioni di italiani che risiedono al Sud, spesso condannati solo dalla sola residenza a nascere, vivere, lavorare, diventare vecchi, senza godere dei diritti garantiti a ogni altro cittadino. E’ un vecchio problema, lo so. Ma personalmente non intendo rassegnarmi allo sguardo dell’abitudine”. Così la ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna ha concluso la sua audizione in Commissione sullo stato di attuazione del federalismo fiscale. “Una spesa sociale – ha citato come esempio la Carfagna – che offre 55 euro l’anno a chi nasce a Reggio Calabria e 177 a chi nasce a Verona non può essere giudicata un ‘vecchio problema’ a cui ci si può anche abituare: è uno sfregio alla democrazia e ai principi costituzionali che celebriamo in ogni pubblico discorso, in ogni ricorrenza civile”. “Questo deve indignarci e non può più abituarci. Sanare questo sfregio è il compito su cui si misurerà l’attuale classe dirigente, dai vertici del governo al sindaco del più piccolo dei Comuni meridionali. Abbiamo le risorse, abbiamo – finalmente – la solidarietà europea e avremo a breve un complesso di riforme che consentirà di agire con velocità. Conseguire i risultati che il Sud e tutta Italia attendono non è una mera ‘opportunità’ ma un obbligo democratico, e dobbiamo sentirlo come tale. Io naturalmente – ha concluso – farò la mia parte e spero di poter contare sull’aiuto di tutti quelli che hanno delle responsabilità”.