“Sul clima agenda inadeguata, il dossier passi a Draghi” (Rutelli)

"Se ci faremo trovare impreparati il Paese perderà competitività"

GIU 4, 2021 -

Clima Roma, 4 giu. (askanews) – Sul clima “siamo completamente fuori strada”. Lo dice Francesco Rutelli, presidente dell’Anica, l’associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive multimediali. “L’agenda politica italiana è totalmente inadeguata ad affrontare l’emergenza – sottolinea in un’intervista al quotidiano la Repubblica – ma una soluzione c’è e si chiama lavoro”. “Ho fatto politica per quarant’anni e ora voglio occuparmi di altro – afferma – ma anche nel fare altro si finisce sempre per imbattersi nell’emergenza climatica, che riguarda tutti i settori. Stiamo lavorando perché tutti i set italiani siano sostenibili”. Secondo Rutelli ci sono cose nell’azione del governo contro il riscaldamento globale che non vanno nella direzione giusta: “C’è una colossale sproporzione tra quello che ci siamo impegnati a fare e quello che stiamo realizzando davvero. La comunità internazionale, quindi anche l’Europa e l’Italia, è concorde nel dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2030 e azzerarle entro il 2050. Draghi ha ottenuto la fiducia sulla promessa di una ‘rivoluzione verde’, ma l’attuale agenda è totalmente inadeguata. Non basta cambiare nome a un ministero e affidarlo a un persona competente come Cingolani, di cui mi fido e che stimo, ma che è l’ottavo ministro del governo in termini gerarchici. Se ne deve far carico il premier in prima persona”. Secondo Rutelli bisogna riscrivere “totalmente” l’agenda politica del Paese e mettere “al centro” la lotta all’emergenza climatica. “Se ci faremo trovare impreparati, il Paese perderà anche competitività”, aggiunge. Vis/int5