Vescovo di Pistoia: non basta indignazione, serve prevenzione

Il presule ha fatto visita alla famiglia di Luana D'Orazio

MAG 5, 2021 -

Città del Vaticano, 5 mag. (askanews) – “Siamo una società tendenzialmente distratta e quindi, evidentemente, dopo la fiammata dell’emozione, facilmente si corre da un’altra parte. Questo è un problema di una società molto distratta e incline a non riflettere, a non pensare, in modo concreto, sulla realtà”. Lo afferma il vescovo di Pistoia, monsignor Tardelli, che ha fatto visita alla famiglia di Luana D’Orazio, la giovane donna morta sul lavoro perché risucchiata da un rullo in una fabbrica tessile in provincia di Prato.

“Questo caso ha un po’ scosso l’Italia, perché si tratta di una giovane donna, una madre che aveva già lottato, avendo un figlio da minorenne, per far vivere questo figliolo, per crescerlo”, afferma il presule intervistato da Vatican News. “Quindi, certamente, colpisce, però, nei prossimi giorni, che facciamo? Chi fa le leggi, ci pensa? Chi deve vigilare, ci pensa? Se non accade questo è chiaro che l’indignazione del momento non è capace a creare quella prevenzione che è necessaria. Occorrono una sensibilità e una mentalità dove, appunto, la sicurezza del lavoro non è un peso per il lavoro, non è un handicap per la produzione, ma è l’aumento di qualità della produzione. La sicurezza del lavoro rende migliore il prodotto”.(Segue)