Draghi lavora a Recovery e Sostegni, preoccupa il caso AstraZeneca

Il premier incontra le Regioni sul Pnrr, i governatori chiedono le riaperture

APR 7, 2021 -

Roma, 7 apr. (askanews) – La preoccupazione per i possibili rallentamenti al piano vaccinale a causa della vicenda AstraZeneca si accompagna alla necessità di fare presto per il nuovo decreto Sostegni, la cui urgenza è stata dimostrata dalle proteste esplose ieri in tutta Italia, arrivando davanti a Montecitorio. Per questo Mario Draghi ha passato la giornata al lavoro, per preparare l’incontro di domani (alle 17) con le Regioni. Sul tavolo ci sarà il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma i governatori, è dato per scontato, vorranno parlare anche della situazione dell’epidemia e delle riaperture.

“E’ il momento di riprogrammare le riaperture dei prossimi mesi, solo così il Paese sarà pronto a ripartire dove il virus lo consentirà”, ha detto oggi il presidente della Liguria Giovanni Toti. Una “road map” è quella che chiede Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, per il quale “se dopo il 20 aprile i numeri saranno migliori perché non aprire qualche attività?”. Una data, quella del 20 aprile, che non è casuale, ma che è vista come uno spartiacque simbolico per dare un segno di speranza. “Delle riapertura da maggio ci saranno, forse qualcosa anche dal 20 aprile”, ha detto stamani la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, intervenendo via web agli Stati Generali del settore matrimoni ed eventi.

Che da parte del governo ci sia poi la possibilità e la volontà di accogliere la richiesta è da vedere. “Le decisioni si prendono sulla base dei dati”, il mantra che si ripete nell’esecutivo.

Dati che, oggi, non sono buoni, con 13.708 nuovi casi e soprattutto con 627 decessi. Se per avviare il ritorno alla normalità servirà ancora del tempo, non è possibile aspettare per un nuovo decreto Sostegni. “Nelle prossime settimane completeremo il Def” con i nuovi obiettivi sui conti pubblici e “chiederemo al Parlamento un nuovo scostamento di Bilancio per il nuovo decreto per dare ulteriore sostegno e economia e cittadini”, ha assicurato oggi il ministro dell’Economia Daniele Franco. Saranno “interventi, che hanno una prospettiva temporale” legata alla crisi di quest’anno ma che “si collegheranno poi agli interventi di carattere più strutturale che stiamo definendo con il completamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevediamo di consegnare alla Commissione europea per la fine del mese di aprile”.

In tutto questo non può non destare preoccupazione la vicenda AstraZeneca. Oggi l’Ema ha detto di aver riscontrato un possibile legame fra il vaccino anti-Covid e alcuni casi estremente rari di eventi trombotici, ribadendo però il giudizio positivo sul rapporto rischi-benefici del farmaco. La decisione sul da farsi sarà presa dai ministri della Salute Ue, riuniti in queste ore, ma è possibile che sia riservato agli over 60. Per l’Italia il punto viene fatto in una riunione con i ministri Gelmini, Speranza, i governatori e il commissario Figliuolo. Qualunque sia la decisione, il rischio più che concreto è che il piano vaccinale possa subire un rallentamento, sia per un problema concreto che per il contraccolpo psicologico tra i cittadini.

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