Tesei in audizione: qual è ruolo Regioni nel progetto Recovery?

Per rendere effettivo Pnrr serve riforma Pubblica amministrazione"

MAR 23, 2021 -

Roma, 23 mar. (askanews) – “Le Regioni non hanno chiaro qual è il ruolo che devono esercitare nell’ambito di questo progetto importantissimo che è il Recovery. Possono partecipare alle scelte progettuali oppure devono considerarsi solo degli enti attuatori?”, Lo ha detto Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria e coordinatrice della Commissione Affari europei della Conferenza delle Regioni, in audizione di fronte alla commissione per le questioni regionali sui rapporti tra lo Stato e le autonomie territoriali nell’ambito dell’emergenza sanitaria e dell’attuazione del Pnrr.

“Oggi, come Regioni ci troviamo in una situazione ancora irrisolta, nonostante le nostre reiterate richieste al precedente governo” a cui “avevamo chiesto di incontrarci per condividere un metodo”,ha rimarcato.

Sul Piano di ripresa e resilienza, ha ricordato Tesei, “abbiamo iniziato ad interloquire con il governo fino ad agosto dell’anno scorso, ma fino ad ora non abbiamo avuto né direttive né chiarimenti riguardo al nostro ruolo”.

“Prima dell’audizione di oggi con il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, abbiamo incontrato la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, proprio per capire il ruolo delle Regioni e quali sono effettivamente progetti possiamo portare avanti insieme e declinarli a livello territoriale”, ha aggiunto la presidente della Regione Umbria.

“Un altro argomento che da sempre abbiamo sollevato, e di cui il governo non può non tenere conto, è la riforma della Pubblica amministrazione. Per essere efficaci e rendere operativo il Pnrr occorre necessariamente mettere mano alla P.A., semplificando e razionalizzando le norme. Solo così potremmo essere in linea con i tempi che ci sono stati dati dalla Commissione europea. Questi progetti, che dovranno essere presentati entro il mese di aprile, dovranno essere cantierabili dal 2022 e con un termine finale entro il 2026”, ha aggiunto.

“Se pensiamo di affrontare tutto questo con la legislazione vigente, e tutti gli iter burocratici esistenti, risulta evidentemente difficile che si possano rispettare i termini, ha concluso Donatella Tesei, Per questo, secondo le Regioni è necessaria una riforma del codice degli Appalti per rendere piu’ veloce l’esecuzione dei progetti (soprattutto in materia di norme sulle autorizzazioni), per semplificare le procedure di spesa che attualmente sono ingessate e per un piano di rafforzamento amministrativo nazionale che preveda l’immissione di forze fresche negli uffici pubblici, senza creare nuovo precariato”, ha concluso Tesei.