Casellati: emancipazione femminile sfida ancora aperta

"Pandemia, prezzo altissimo pagato dalle donne per sorreggere Paese"

MAR 8, 2021 -

Roma, 8 mar. (askanews) – “L’8 marzo ci ricorda che il percorso dell’emancipazione femminile è una sfida ancora aperta, da vincere sul piano della cultura, ancor prima che su quello della legislazione. Fin dall’inizio della pandemia ho denunciato il rischio che la crisi finisse per scaricarsi interamente sulle donne. A distanza di un anno, debbo dire che purtroppo è stato così”. Lo ha detto la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in una intervista al Messaggero.

“Le restrizioni imposte dalla pandemia – ha sottolineato – hanno ricacciato le donne dentro le mura domestiche, costringendole a dividersi tra figli, anziani, ammalati, casa e lavoro. Per sorreggere l’impalcatura del Paese, le donne hanno pagato un prezzo altissimo in termini di posti di lavoro persi e di carriere interrotte, oltre che di segregazioni forzate e violenze. Oggi l’Italia, per tasso di occupazione femminile, è agli ultimi posti in Europa. Un record negativo che va cancellato. A causa della pandemia, quasi per assurdo le donne si trovano a dovere recuperare 50 anni di emancipazione. Questo produce un rischio elevato non solo per la loro affermazione personale e professionale, ma per l’economia stessa del Paese”.

“L’apporto delle donne è dunque fondamentale per le attività produttive e lo hanno dimostrato da sempre nella capacità di lavorare in una situazione di sacrificio e difficoltà tra casa e lavoro e senza poter contare sulle necessarie ‘infrastrutture sociali’. Ripartiamo dalle donne nel mondo delle imprese e delle professioni: è su questa sfida che va ricostruita l’Italia di domani”, ha detto ancora Casellati.