M5s, via a progetto rifondativo con Conte ma resta nodo ruolo

A Roma Grillo con ex premier e big: ristrutturazione integrale

FEB 28, 2021 -

Roma, 28 feb. (askanews) – “Giuseppe Conte ha accolto l’invito”: questa frase è l’inizio del nuovo corso del Movimento Cinquestelle. Ma, attenzione, non è ancora chiaro quale sarà, nello specifico, il ruolo dell’ex premier che quindi non ha ancora accettato un incarico preciso. Molto se ne sta dibattendo e non sono escluse nuove decisioni su eventuali modifiche allo Statuto, riformato peraltro poche settimane fa con un voto della base per introdurre la governance a cinque. Al termine del summit all’hotel Forum con Beppe Grillo, però, emerge che Conte ha accettato di “elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo” “con” i Cinquestelle.

Una “sfida cruciale”, la definisce un post del Movimento su Facebook, una “ristrutturazione integrale”. Perchè, sottolinea in serata lo stesso Grillo sul suo blog, “è l’ora di andare lontano” partendo dalla transizione ecologica e facendo affidamento – sono ancora parole di Grillo – su “le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto”.

Vertice a Roma, dunque, dopo che nei giorni scorsi Grillo si era infuriato per la notizia trapelata di un incontro nella sua villa al mare a Marina di Bibbona, sulla costa toscana. I cronisti fin da stamani hanno presidiato villa Corallina a Marina di Bibbona ma lì, al centro della Maremma, non è mai arrivato nessuno. Solo dopo e, nonostante qualche ‘depistaggio’ che dava Grillo presente in villa, si è capito che il garante del Movimento si stava dirigendo a Roma. Stessa location di altri vertici: l’hotel Forum. Nessuna dichiarazione dai partecipanti all’incontro – dal presidente della Camera Roberto Fico al ministro Luigi Di Maio, da Stefano Patuanelli a Riccardo Fraccaro, da Davide Crippa a Paola Taverna, Ettore Licheri, Alfonso Bonafede – e un tweet sibillino di Grillo (“Bellissima giornata. Tutte le cose che non verranno pubblicate sono vere”) fino all’uscita del post M5s che chiarisce cosa farà Conte, ma non da quale posizione e, di fatti, con quali “poteri”. Questa sarà materia dei prossimi giorni.

Dunque l’obiettivo del Movimento è divenire “una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di diventare punto centrale di riferimento” e di avere “un ruolo determinante da qui al 2050”. Conte, assicura il ministro per i Rapporti con i Parlamento Federico D’Incà, “sarà motore di grande cambiamento per il M5s come lo è stato per il Paese in questi anni”. L’ex ministro per le Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora plaude al coinvolgimento di Conte “come leader del M5S” ma mette un paletto: “E’ una buona soluzione purché non serva a coprire i problemi e le differenze all’interno del Movimento”.

Resta, nel Movimento che Conte dovrà ridisegnare, anche negli strumenti, l’ancoraggio con i “valori insostituibili” – un passaggio importante per tranquillizzare l’ala più ortodossa del Movimento – dalla tutela dell’ambiente alla lotta alla corruzione, dalla “lotta alle disuguaglianze” a quella contro “le rendite di posizione e i privilegi”. Cose, quest’ultime, che sarebbero piaciute a uno come Alessandro Di Battista che però, contrario all’ingresso nel governo Draghi, si è messo fuori dal Movimento e oggi, invece che andare all’hotel Forum, ha fatto – come racconta sul suo profilo Instagram -, un “piccolo trekking” insieme alla famiglia sulla via Amerina.