Fabrizio Bernabei è il nuovo medico personale di Papa Francesco

Esperto di geriatria, succede a Soccorsi defunto per Covid

FEB 24, 2021 -

Città del Vaticano, 24 feb. (askanews) – E’ il professor Fabrizio Soccorsi dell’Università Cattolica di Roma, esperto di medicina interna e geriatrica, il nuovo medico personale – un tempo si diceva “archiatra pontificio” – di Papa Francesco, dopo la scomparsa, lo scorso gennaio per Covid, del professor Fabrizio Soccorsi. E’ il terzo medico dall’inizio del Pontificato.

Il professor Bernabei, nato a Firenze 69 anni fa, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma nel 1976 e si è poi specializzato in Medicina Interna e in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare. E’ Professore ordinario di Medicina Interna e Geriatria e Direttore della Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma; Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento, Neurologiche, Ortopediche e della Testa-Collo della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a Roma. Tra i vari incarichi, è stato anche Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, e Membro dell’European Academy for Medicine of Ageing.

Il predecessore, Fabrizo Soccorsi, si è spento a gennaio scorso a 78 anni: ricoverato da tempo al Gemelli per una patologia oncologica, il decesso è avvenuto per complicazioni dovute al Covid-19. Era stato primario del reparto di Epatologia e direttore del dipartimento Malattie del fegato, apparato digerente e nutrizione e del dipartimento Medicina interna e specialistica dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma. Nel giugno 2017 era stato profondamente colpito dalla morte della figlia Cristiana, prematuramente scomparsa dopo una lunga malattia. Papa Francesco, nel santuario di Fatima dove si era recato qualche giorno prima, lo aveva voluto accanto a sé al momento di deporre due mazzi di rose bianche davanti all’immagine di Maria.

Prima ancora di Soccorsi, che era stato nominato nell’autunno del 2015, il medico del Papa era Patrizio Polisca: Jorge Mario Bergoglio lo aveva ereditato da Benedetto XVI, e un paio di anni, a luglio del 2015, dopo il Conclave lo mandò in pensione.

A 84 anni il Papa argentino non soffre, a quanto si sa, di particolari problemi. Un allarme circa una “piccola macchia scura nel cervello”, pubblicata da un quotidiano italiano a ottobre del 2015, si rivelò infondata, come l’aveva subito dichiarata il Vaticano. L’età, ad ogni modo, si fa sentire. In particolare, una sciatalgia che tormenta da sempre Bergoglio, causa della sua andatura lievemente claudicante, si è riaccesa ultimamente dopo i lunghi mesi della pandemia. Quanto al coronavirus, il Pontefice, a cui da giovane fu asportato un pezetto di polmone, si è sottoposto a vaccino nelle scorse settimane ed è dunque fuori pericolo.

Sino al 2015, il medico personale del Papa svolgeva anche il ruolo di direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato di Città del Vaticano, un ruolo ricoperto ora, da poco più di un anno, dal professor Andrea Arcangeli: nominato prima della pandemia, ma, il caso ha voluto che sia un esperto di rianimazione e terapie intensive che ha dovuto gestire l’emergenza sanitaria nel piccolo Stato Pontificio.

Quella del medico personale del Papa – un tempo era definito il l’archiatra pontificio – è una funzione molto delicata. Non sempre, tuttavia, il ruolo è stato ricoperto da personalità degne della fiducia e della riservatezza che viene loro richiesta. Il caso più noto è quello di Riccardo Galeazzi Lisi, medico personale di Papa Pio XII. Come racconta lo storico vaticanista Bruno Bartoloni nel suo libro “Le orecchie del Vaticano”, dopo il decesso del pontefice, nel 1958, il dottore, un oculista, sbagliò l’imbalsamazione del pontefice, con incresciosi problemi igienici durante il trasporto. Ma, sopratutto, forse perché indebiato al gioco, vendette ad un giornale francse una foto del pontefice sul letto di morte. E fu radiato dall’ordine.