Covid,documento Regioni a Governo: “vaccini rapidi la priorità”

Rivedere sistema zone, tempismo chiusure e amplaire ristori e cabina regie.

FEB 21, 2021 -

Roma, 21 feb. (askanews) – “La priorità è la campagna vaccinale”; “va rivista la classificazione delle zone e la comunicazione delle chiusure”. E poi, “le regioni vanno coinvolte nella produzione del vaccino anticovid”. È quanto emerge dalle proposte inviate al governo dalle Regioni e dalle Province autonome sulle prossime misure da prendere contro la pandemia.

Dopo la riunione di ieri – in cui è stato fatto il punto sull’attuazione del sistema di regole per la gestione ed il contenimento della pandemia in vista dell’adozione del prossimo DPCM – il Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini ha trasmesso questo pomeriggio ai ministri di Regioni e Salute Mariastella Gelmini e Roberto Speranza un documento contenente le “prime proposte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”

Nel documento, in particolare, viene “apprezzato il cambio di passo del governo Draghi nella campagna vaccinale, in quanto “obiettivo fondamentale per la tutela dei cittadini”. La vaccinazione , si legge, viene considerata finora “troppo lenta”, a causa del “problema dell’approvvigionamento delle dosi, che dipende dal Governo”. A proposito di cambi di passo e strategie alternative, “le Regioni e le Province autonome assicurano la loro più totale disponibilità” e aprono a un “diretto coinvolgimento” nel processo produttivo del vaccino anticovid.

Nel testo vengono anche criticate anche le modalità di chiusura delle zone critiche: va rivista “la tempistica per l’adozione dei provvedimenti di classificazione delle zone e delle relative ordinanze. Occorre che siano conosciute con congruo anticipo dai cittadini e dalle imprese dei diversi territori regionali”.

Secondo i presidenti di Regione, va anche ripensato il sistema dei colori e delle zone “nel senso della semplificazione”. Servono “misure nazionali di base omogenee, che superino l’attuale zonizzazione”.

Sui ristori infine, si legge nel testo, occorre ampliare la cabina di regia ai Ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia “al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese”.