Boccia: in Cdm rafforzamento conciliazione preventiva per Regioni

Ridurre contenzioso Consulta

FEB 9, 2021 -

Roma, 9 feb. (askanews) – “Nell’ultimo Consiglio dei ministri abbiamo lasciato agli atti un’informativa dettagliata, riferita al periodo 2010-2020 sulle leggi regionali emanate e 2015-2020 sulle cause di impugnativa relative alle ‘leggi regionali esaminate ai fini del sindacato di costituzionalità’. La presentazione del rapporto era un impegno assunto con i Presidenti di Regione nel corso delle celebrazioni per i 50 anni delle Regioni a Statuto ordinario, terminata con l’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ribadito il 25 gennaio nella seduta plenaria della Conferenza dei Presidenti dei consigli regionali”. Così in una nota il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

“Il rapporto ha la doppia finalità di limitare le controversie tra Stato, Regioni e Province autonome, riducendo al minimo il contenzioso davanti la Corte Costituzionale e investendo sulla conciliazione preventiva. Le amministrazioni centrali saranno così responsabilizzate nella redazione delle richieste di impugnativa specificando, per ciascuna questione sollevata, il parametro costituzionale violato e l’eventuale norma interposta; mentre alle Regioni sarà richiesto uno sforzo maggiore nel rispettare gli impegni assunti con le amministrazioni centrali nel modificare una norma o parte di essa”, prosegue.

“Il rapporto fornisce gli elementi per un’analisi approfondita sulla percentuale di impugnative del Governo rispetto alle leggi regionali; sugli impegni assunti da parte dei Presidenti delle Regioni al fine di evitare le impugnative del Governo; sulle materie oggetto di ricorso e sugli esiti delle impugnative. Nel 2020 le leggi regionali emanate sono state 719, quelle impugnate 99. Dopo il passaggio in Cdm l’informativa sarà trasmessa alla Commissione bicamerale per le Questioni regionali”, conclude Boccia.