Di Maio ai critici M5S: non mettete testa di Conte sul patibolo

Appello a responsabilità contestato da oppositori: parla troppo

DIC 4, 2020 -

Roma, 4 dic. (askanews) – Luigi Di Maio chiama alla “responsabilità” l’area critica interna che chiede il rispetto della storica linea M5S del “pacchetto”: riforma del Meccanismo europeo di stabilità accompagnata da altre garanzie ad esempio sugli assetti bancari europei. Nel suo intervento all’assemblea congiunta dei parlamentari stellati, il ministro degli Esteri, tutto riferimento più autorevole dell’area “governista”, ha ricordato agli oppositori interni che il Movimento governa “uno dei Paesi del G7”.

Per l’ex capo politico le condizioni poste dalla fronda interna sul voto alla risoluzione parlamenmtare di maggioranza che mercoledì prossimo dovrà approvare la linea del premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre prossimi equivalgono a “mettere la testa di Conte sul patibolo”. Per Di Maio, racconta una fonte parlamentare presente alla riunione on line, le posizioni dei parlamenti nazionali in questo momento rischiano di “indebolire i governi”. La riforma del Mes, ha ammesso Di Maio, “è peggiorativa ma non si può bloccare perché non ci sono i numeri per farlo”.

Il discorso di Di Maio è stato contestato, però, da alcuni esponenti dell’area critica: perché ha “parlato troppo” mentre ai comuni parlamentari è stato imposto un limite temporale per gli interventi. “E’ fascismo”, ha sibilato la deputata Emanuela Corda, tra i firmatari della lettera No Mes indirizzata ieri l’altro ai vertici del Movimento.