Bugani: M5s affonda come Costa Concordia,capi pensano a salvarsi

"Più che rischio scissione vedo quello della sparizione"

OTT 3, 2020 -

Roma, 3 ott. (askanews) – Anche sulla Costa Concordia “c’era il personale che tranquillizzava, che diceva ‘non c’è pericolo, è solo un guasto all’impianto’. Ma mentre la nave, sfondata, imbarcava acqua, Schettino e la sua ciurma pensavano a mettersi in salvo”. Max Bugani, ex socio Rousseau di Davide Casaleggio e consigliere comunale 5 Stelle a Bologna, la racconta così, in una intervista a Repubblica, la situazione del Movimento Cinquestelle perchè “questo è quello che sta accadendo ai 5 stelle”. “Ci sono persone che stanno cercando di mettersi in salvo fregandosene della nave che affonda”, sottolinea Bugani osservando che “i movimenti sono sotto gli occhi di tutti. Alcuni stanno cercando di garantirsi un futuro anche se il Movimento dovesse scomparire”, “mi riferisco soprattutto a cambi di posizione palesi, fatti per attirarsi le simpatie di alcuni poteri del nostro Paese”. “Più che il rischio di una scissione vedo il rischio di una sparizione” rincara la dose Bugani.

Sul futuro e sulla guida del Movimento Bugani non ha dubbi: “Quel che io penso è che questa guida collegiale possa nascere, ma non deve essere proposta nessuna cinquina. Gli iscritti dovrebbero essere liberi di fare dei nomi di persone interne al M5S. Nessun pacchetto preconfezionato. Anche nel calcio, ci sono allenatori bravissimi che però, se retrocedono, si dimettono. Questo doveva fare chi finora ha guidato, dopo le ultime sconfitte. Ma non è accaduto”. I servizi di Rousseau sospesi da Casaleggio per i mancati pagamenti? “Sta anche ridimensionando la sede, che è quella dove è nato il Movimento. E’ gravissimo. Vorrei dire a chi chiede ‘perche’ Davide, perchè’ Davide’ che nessuna delle meravigliose idee di Gianroberto Casaleggio sarebbero mai state realizzate senza suo figlio. Davide c’è sempre stato, era lui che dava forma alle cose, e Rousseau l’abbiamo costruita lavorando come i matti mentre Gianroberto era in ospedale: era il suo sogno, il suo lascito al M5S”, tuttavia “Rousseau non è una piattaforma di servizio, anche se spesso è stata usata come carta igienica per pulire le decisioni prese dal capo politico con quesiti anche un po’ ridicoli. E’ piuttosto quel che consente al Movimento, con soli 300 euro al mese dagli eletti, di far politica senza sedi, senza dipendenti, senza milioni e milioni di costi fissi”, spiega Bugani. “I parlamentari degli altri partiti versano chi 2500, chi 3000, chi 3500 euro al mese. I 5 stelle, 300 euro per mantenere una piattaforma che garantisce tutto il lavoro che altrove fanno funzionari e sedi sui territori. Se smettono di versarli a Rousseau va benissimo, ma sappiano che dovranno dare 3000 euro al partito M5S” conclude Bugani.