Sala: Milano protagonista se resta aperta a mondo e nuove socialità

Città ha resistito, ora mettere salute e qualità vita al centro

SET 4, 2020 -

Milano, 4 set. (askanews) – La forza di Milano è fondata sulla collaborazione tra pubblico e privato e questa città “vive nella convinzione che solo l’apertura internazionale e la ricerca di nuove forma di socialità le consentano di essere protagonista di un momento storico complesso ma stimolante”. Lo ha scritto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un lungo intervento pubblicato su Facebook nel quale sottolinea che “tutto ciò è vivo, è reale e corrisponde a un’idea di futuro per Milano chiara e precisa. E nella realtà noi arriviamo a questo appuntamento con idee ben chiare e programmi definiti: la fase operativa del piano degli ex scali ferroviari, le Olimpiadi del 2026 e i nuovi impianti sportivi, i 3 milioni di alberi di ForestaMi, il Piano Quartieri, la rinascita dell’ex area Expo, le nuove metropolitane e un diverso modello di mobilità, la riqualificazione del nostro patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica, il rilancio dell’offerta culturale e la poderosa digitalizzazione della città, sia dal punto di vista dell’infrastruttura (copertura integrale in 5G) che dei servizi”.

“Questi programmi configurano un’articolata e preveggente strategia di intervento che trova nel PGT 2030 un efficace inquadramento e che possono consentirci uno scatto in avanti. Certo, ci sono una serie di questioni ancora tutte da affrontare” ha aggiunto citando, ad esempio, gli affitti troppo alti. “Rischiano di portare parte della popolazione più giovane a dover lasciare la città. Una soluzione non è facile da individuare, essendo tecnicamente non semplice inserirsi in accordi tra privati. Ma ci lavoreremo, su questo e su altro” ha continuato.

Nella sua riflessione sul futuro della città il sindaco ha premesso che la città “ha certamente pagato un prezzo alto a questa pandemia in termini di lutti, di dolore e di sacrificio. Ma possiamo dire che la città ha resistito, che sarebbe certamente potuto andare peggio, con implicazioni molto pesanti per la Lombardia e il resto del Paese”. Rimane però il fatto che, a suo parere, anche Milano dimostra “di aver bisogno della definizione di strategie urbane e di gestione della vita cittadina che possano rimettere la salute delle persone e la qualità della vita al centro delle nostre decisioni e dei nostri investimenti”. Nel farlo però per Sala non bisogna “confondere il fatto che le stagioni cambiano – a volte forzatamente, come nella situazione che stiamo vivendo – ma i valori e le qualità di base rimangono” come il tradizionale connubio tra pubblico e privato.