Cuchel (Anc): Saviano deve scusarsi con tutti i commercialisti

I professionisti preparano querele per le accuse dello scrittore

MAG 25, 2020 -

Milano, 25 mag. (askanews) – Rabbia, sconcerto, ed orgoglio vengono espressi dai dottori commercialisti e degli esperti contabili dopo le affermazioni fatte da Roberto Saviano nel corso della puntante di “Che Tempo Che Fa” di domenica 24 maggio. Nel corso del suo intervento con Fabio Fazio, Saviano ha sostanzialmente affermato che “spesso sono i commercialisti a segnalare” alla criminalità organizzate le aziende o le persone in difficoltà finanziaria da avvicinare. Un’accusa alla quale rispondono in modo duro i professionisti.

“I commercialisti italiani e gli esperti contabili sono rimasti sbigottiti dalle parole di Roberto Saviano – dice Marco Cuchel presidente dell’Anc, l’Associazione nazionale dei commercialisti – I commercialisti sono centri di legalità e sono a fianco delle imprese , non certo sono informatori degli usurai. Se ci sono state delle dei casi particolari, lo scrittore Roberto Saviano avrebbe fatto bene ad andare alla Procura della Repubblica per denunciarli. Non possiamo criminalizzare una intera categoria di professionisti che ogni giorno sono a fianco delle imprese e che operano nella piena legalità. Chiediamo allo scrittore Saviano una rettifica delle proprie dichiarazioni e le scuse ufficiali all’intera categoria dei commercialisti. In caso contrario saremo costretti a procedere per le vie legali a tutela dell’immagine dell’intera categoria dei dottori commercialisti e degli esperti contabili”.

Cuchel ha poi parlato di umiliazione e rabbia per il mancato riconoscimento del sacrificio che i professionisti sostengono, in alcuni casi anche con la vita, proprio per garantire il rispetto della giustizia e legalità in contesti estremamente complessi.

“II gratuito attacco mosso durante la trasmissione televisiva ci ferisce, ci umilia e ci colma di rabbia – ha proseguito Cuchel – Siamo in questi giorni come mai vicini ai nostri clienti. Condividiamo con loro le difficoltà che la situazione sanitaria ha indotto nell’economia. Quotidianamente facciamo fronte a leggi ora annunciate, poi emanate, poi rettificate in un ginepraio di burocrazia infinita. Mai domi, mai rassegnati. Cose che dalla cattedra da cui si sparano facili sentenze è difficile non solo capire, ma anche immaginare. Tanto non fa audience”. (nella foto: Marco Cuchel presidente dell’Anc, l’Associazione nazionale dei commercialisti)