Martella: andremo in edicola anche per i certificati anagrafici

Così si rilancerà il settore

APR 6, 2020 -

Roma, 6 apr. (askanews) – Le edicole sono “un presidio fondamentale per la tenuta democratica del nostro Paese, perché, dal momento che vendono la totalità dei prodotti editoriali, garantiscono il pluralismo”.

Lo spiega Andrea Martella, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’ Editoria, in un’intervista a “Repubblica”

“In tutti i decreti per l’ emergenza è stata ribadita la decisione di mantenere aperte le edicole, perché forniscono un servizio essenziale – sottolinea Martella – E quindi abbiamo anche voluto sostenere lo sforzo di chi rimane aperto, raddoppiando il credito d’ imposta ed estendendolo per la consegna a domicilio dei giornali, al canone di affitto, alle imposte locali e alle spese di connessione. Non abbiamo stanziato altri fondi rispetto alla legge di Bilancio perché erano avanzate risorse dall’ anno precedente, e quindi disponiamo già della copertura”.

Il sottosegretario sottolinea che “abbiamo esteso il credito d’ imposta ai distributori che portano i giornali anche nei comuni più piccoli, fino a 5.000 abitanti. Nell’ ambito del progetto di riforma Editoria 5.0 ci impegneremo anche per far diventare le edicole un hub di servizi delle Asl e dei Comuni. Andando in edicola si potrà anche avere un certificato dell’ anagrafe o fare una prenotazione medica”.

E poi “ci sono altri due progetti. Stiamo per chiudere un accordo con le Poste per ridurre al minimo per i giornalai le commissioni per i pagamenti digitali. E lavoreremo per costruire le condizioni per la revisione dell’ attuale aggio (la quota del prezzo di copertina che i giornalai trattengono sulla vendita dei prodotti editoriali, ndr ) in direzione più favorevole agli edicolanti e tenendo conto dell’ intera filiera”.