Suppletive Senato, a Napoli vince Ruotolo ma urne semi deserte

Astensionismo record: al voto solo 34 mila elettori, meno del 10%. Vince l'alleanza Pd-de Magistris

FEB 24, 2020 -

Napoli, 24 feb. (askanews) – Il giornalista sotto scorta, Sandro Ruotolo, è un nuovo senatore della Repubblica. Ad eleggerlo i napoletani del collegio uninominale 7 della Campania che hanno votato per le elezioni suppletive del Senato della Repubblica. Molto bassa l’affluenza alle urne: nelle 444 sezioni la soglia si è fermata sotto il 10 per cento (9,52%). Gli elettori erano 357.299, ma i votanti solo 34mila, segnando un astensionismo record. Pochissimi i partenopei che si sono recati a votare. Seggi vuoti, complice il timore del coronavirus e anche una campagna elettorale in sordina, con pochi incontri pubblici e dibattiti ridotti al lumicino.

Ruotolo ha incassato il 48,45% delle preferenze (16.243 voti) e andrà a sedere a Palazzo Madama sulla poltrona che fu di Franco Ortolani, il geologo eletto il 4 marzo 2018 tra le fila del Movimento 5 stelle con oltre 100mila voti e il 53% dei consensi, scomparso il 22 novembre dello scorso anno. Ruotolo, ex braccio destro di Michele Santoro in trasmissioni televisive d’inchiesta, ha incassato il placet del sindaco Luigi de Magistris e del suo movimento politico, demA, riuscendo a garantire un’alleanza con il Partito democratico. Fratello di Silvia, vittima innocente di camorra uccisa nel 1997 e zio dell’assessore del Comune di Napoli Alessandra Clemente, è riuscito a far convergere sul suo nome sia i simpatizzanti del movimento capeggiato dall’ex pm che gli iscritti al Partito democratici.

E’ stato proprio de Magistris, a rompere, per primo, il silenzio post elettorale con un tweet nel quale ha scritto: “Ruotolo Senatore! Anche se affluenza bassissima alle urne è una nostra grande vittoria, insieme a chi ha ritenuto di puntare su un uomo perbene che unisce e non divide. Sconfitta la destra. Ruotolo porterà al Senato la Napoli autonoma e fiera di questi anni. Un baffo antifascista!”.

Battuti gli altri quattro candidati: Salvatore Guangi, sostenuto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia (che era stato già sconfitto nel 2018 proprio da Ortolani), criminologo e attuale vice presidente del Consiglio comunale di Napoli che ha portato a casa 8.066 voti (24,60%); Luigi Napolitano, ex compagno di studi di Luigi Di Maio, scelto dal Movimento 5 Stelle che ha ottenuto 7.533 voti (22,47%); il professore di Storia contemporanea e scrittore, Giuseppe Aragno (Potere al Popolo) con 865 preferenze (2,58%) e l’avvocato civilista, Riccardo Guarino (Rinascimento Partenopeo) che chiude la cinquina con 819 voti (2,44%).