Bonaccini riconquista l’Emilia Romagna, decisivi i voti M5s

Battuta la leghista Borgonzoni. Conte: è Salvini lo sconfitto

GEN 27, 2020 -

Roma, 27 gen. (askanews) – Stefano Bonaccini ha riconquistato l’Emilia Romagna, inizia così il suo secondo mandato alla guida della Regione. Il candidato del centrosinistra ha ottenuto oltre il 51% dei consensi, oltre un milione e 195 mila voti. Staccata di otto punti percentuali dietro di lui la candidata del centrodestra, la senatrice leghista Lucia Borgonzoni, con il 43,6%, che ha superato comunque quota 1 milione di voti. Terzo a grande distanza il candidato del Movimento Cinquestelle, Simone Benini, con appena il 3,4%. E proprio i voti M5s, secondo l’analisi dell’Istituto Cattaneo, sono stati “decisivi” per la vittoria di Bonaccini.

Matteo Salvini è “il grande sconfitto” delle elezioni regionali, ha detto il premier Giuseppe Conte. “C’è stato chi ha inteso fare, impropriamente a mio parere, di queste elezioni regionali un referendum contro o pro il governo nazionale, mi riferisco a Salvini, che devo quindi ritenere come il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini l’hanno intesa come un referendum contro di lui, quindi ne esce sconfitto”, ha aggiunto.

A pesare, nel voto emiliano-romagnolo, anche il contributo del movimento delle Sardine. “L’ho chiamato per la prima volta – ha detto Bonaccini – per ringraziarlo per la straordinaria mobilitazione che hanno condotto”. Prima di tutto voglio “provare a governare bene questa Regione” e poi “dare una mano a ricostruire un nuovo centrosinistra e un Pd un po’ più largo e un po’ più robusto”, ha detto ancora il presidente, sottolineando che “serve una classe dirigente che quando entra in un bar o supermercato sappia ascoltare e rispondere alle domande”.

Non importa se dovrà cambiare nome, come ha proposto il segretario Nicola Zingaretti, ma “è simbolico” che la “ripartenza del Pd cominci proprio dall’Emilia-Romagna”, ha detto Bonaccini. “Credo che serva una ripartenza nuova, qualcosa di nuovo – ha spiegato -. Non so se il nome o il simbolo, serve soprattutto un’identità precisa”.