Conte: inaccettabile emigrazione forzata e spopolamento del Sud

"Se dovesse proseguire il Pil potrebbe contrarsi del 40 per cento"

NOV 29, 2019 -

Roma, 29 nov. (askanews) – “Se riparte il Sud riparte l’Italia intera: l’ho detto già e non è uno slogan ma una radicata convinzione. E’ con questo spirito che lavoriamo all’agenda di governo nell’ottica della coesione sociale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo intervento al convegno “Manifesto per il Mezzogiorno” a Vallo della Lucania in provincia di Salerno.

“Negli ultimi decenni – ha osservato il capo del Governo – i divari territoriali sono aumentati a dismisura e hanno inciso negativamente sullo sviluppo complessivo dell’Italia, producendo una massiccia emigrazione forzata dal Mezzogiorno verso il Nord e anche l’estero, l’Europa e non solo. Questo è un fenomeno inaccettabile per chi ha a cuore il futuro del Paese”.

“Ha coinvolto – ha detto ancora Conte – un milione di persone negli ultimi quindici anni, fra cui duecentomila giovani laureati che sono stati in molti casi costretti ad abbandonare le proprie terre. Se lo spopolamento e l’emigrazione dal Sud dovessero proseguire in questi termini, secondo le stime dello Svimez saranno cinque milioni… cinque milioni le persone che lasceranno il Mezzogiorno e il Pil potrebbe subire una contrazione del quaranta per cento”.