Ilva, Soc.medicina ambientale: Taranto think tank a cielo aperto

Sima: call internazionale con sostegno Oms e Commissione Ue

NOV 14, 2019 -

Roma, 14 nov. (askanews) – Fare di Taranto un “think tank” permanente e a cielo aperto, un luogo di “brainstorming” dove chiamare a raccolta i migliori cervelli da tutta Europa e da tutto il mondo per incontri e workshop tematici. Nelle stesse ore in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha lanciato un appello ai suoi ministri, perché portino sul tavolo nuove idee per Taranto, arriva la proposta della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), che propone di lanciare la “call” internazionale Talents4Taranto (T4T – Talenti per Taranto), collegata al programma SIMA U4ALL pubblicato su “The Lancet” il 12 ottobre scorso, col sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Commissione europea.

L’idea è di far confluire tutti a Taranto per confrontarsi e portare idee, a partire dalla partecipazione dei tarantini e degli italiani che sono andati all’estero o di singoli ricercatori o anche Istituti di ricerca che hanno sviluppato brevetti e tecnologie non ancora utilizzate o testate su larga scala. Gli esempi possibili, per citaresolo alcune tecniche già in fase di avanzato sviluppo, sono molti: dalle reti nanotecnologiche in grado di catturare la CO2 e inseribili persino nelle vernici per pareti o esterni, ai chelanti innovativi che trattengono i metalli pesanti, passando per l’acciaio “intelligente” in grado di auto-riparare piccole lesioni, la sensoristica per biomonitoraggi e le biotecnologie per la bonifica di suoli ed acque, ma anche bioplastiche e materiali ecocompatibili, fino a protesi da stampanti 3D.

Al governo si chiede di creare il terreno fertile, le condizioni e il contesto, anche fiscale (con una “no tax area” decennale per le imprese innovative e di ricerca che decideranno di insediarsi nella città di Taranto) per realizzare una “Zona Franca della Conoscenza e dell’Innovazione”, dando la possibilità ai cervelli innovatori italiani ed esteri di concentrare a Taranto (sul modello della Silicon Valley californiana) progetti di sviluppo di portata internazionale che possano avere una ricaduta positiva sull’ambiente e sulla salute nel territorio, ma essere anche un motivo di sviluppo per nuove attività lavorative. L’obiettivo è diversificare e uscire dalla monocoltura dell’acciaio, sull’esempio di Bilbao ed altre città europee che hanno saputo re-inventare nuovi modelli di crescita basati sulla sostenibilità.