Senato assegna all’Umbria seggio M5s Sicilia, Pd: voto eversivo

Dopo le proteste dem Casellati sottoporrà questione a Consulta

LUG 31, 2019 -

Roma, 31 lug. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato la relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari sulla questione del seggio non assegnato nella regione Sicilia. I sì sono stati 150, i no 121, 4 gli astenuti.

In base ai voti ottenuti alle elezioni politiche del 2018, al M5S spettavano in Sicilia al Senato 17 seggi, ma i candidati a disposizione erano solo 16. Dopo oltre nove mesi di dibattito, la Giunta delle elezioni, per risolvere il problema, ha elaborato un criterio non previsto esplicitamente dalle norme in vigore assegnando il seggio vacante in Sicilia a un candidato M5s in Umbria, in virtù del fatto che in quella regione il Movimento ha la maggior parte del quoziente non utilizzato. La candidata umbra che dovrebbe essere eletta senatrice è Emma Pavanelli.

Al voto dell’aula che ha accolto la relazione della Giunta per le elezioni si è arrivati dopo una giornata di proteste da parte del Pd che questa mattina ha occupato i banchi del governo per protestare contro una decisione che ritiene incostituzionale perché viola l’articolo 57 della Costituzione secondo cui il senato è eletto su base regionale. I dem hanno chiesto e ottenuto una presa di posizione della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che dopo quasi quattro ore di sospensione della seduta ha deciso, con l’unanimità della conferenza dei capigruppo, che scriverà al presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi, trasmettendogli “per opportuna conoscenza” le decisioni prese dalla Giunta e approvate dall’assemblea.

Secondo il relatore di minoranza Pietro Grasso si tratta di uno “sfregio alla Costituzione” e la soluzione sarebbe dovuta essere semplicemente quella di non assegnare il seggio vacante perché il Senato può deliberare anche se non è nel suo plenum. Nadia Ginetti, senatrice Pd, si è trattato di un voto “eversivo” e “antisistema”. Duro anche Alberto Balboni, senatore di Fdi: “La proposta della Giunta è contro la Costituzione, è basata solo sull’arroganza della maggioranza che decide che la Sicilia deve avere un seggio in meno e l’Umbria uno in più contravvenendo alla Costituzione che prevede che i seggi del Senato vengano ripartiti in base alla popolazione”.

“Come presidente della Giunta non potevo impedire il voto”, ha dichiarato in aula Maurizio Gasparri (Fi), presidente della Giunta, contrario alla decisione presa a maggioranza. “Un vulnus”, l’ha definito. “Quando il vincolo di maggioranza fa strage della Costituzione le cose non vanno bene”, ha aggiunto.