Ddl Pillon torna in Senato, Pd e associazioni su piede di guerra

Domani in Commissione, i dem: maggioranza lo ritiri

LUG 22, 2019 -

Roma, 22 lug. (askanews) – Ricomincia domani al Senato l’esame del ddl Pillon sull’affido condiviso e riparte lo scontro: associazioni e Pd sono sul piede di guerra e annunciano battaglia contro un testo che definiscono “pericoloso e oscurantista”. L’iter del contestatissimo provvedimento che solo tre mesi fa il sottosegretario M5s Vincenzo Spadafora assicurava “chiuso” e “archiviato” riprenderà domani alle 14 in commissione Giustizia a Palazzo Madama.

“Purtroppo non è l’ennesima fake news di questo governo. Domani riprende la discussione sull’osceno ddl Pillon, una legge contro le donne e contro le famiglie. Contro la libertà. La fermeremo di nuovo insieme all’Italia che non vuole tornare indietro a 50 anni fa”, dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti. E se la richiesta continua ad essere quella di ritirare il ddl, diversi senatori dem non si lasciano sfuggire l’occasione di provocare i 5 stelle che in questi giorni li stanno attaccando per la vicenda di Bibbiano: “Gli sciacalli di Bibbiano scelgano da che parte stare, noi siamo da quella delle donne e dei loro figli, ma loro non si permettano mai più di strumentalizzare vicende drammatiche quando poi mandando avanti leggi che rischiano di esporre i bambini alle manipolazioni degli adulti”, afferma Alessia Morani. Maria Elena Boschi annuncia che domani sarà in Senato “per dire no al ddl Pillon insieme a tanti colleghi e colleghe, ai centri antiviolenza, alle associazioni. Non vogliamo che il nostro Paese torni al Medioevo. Chiediamo che Lega e M5S ritirino subito la proposta”.

Alle 16,30 è prevista una conferenza stampa in sala Nassirya al Senato di varie associazioni (D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, UDI – Unione delle donne in Italia, Rebel Network, Se non ora quando? – Coordinamento nazionale comitati, Casa internazionale delle donne, Differenza Donna, ARCI Nazionale, ArciLesbica Roma, CGIL – Confederazione generale italiana del lavoro, UIL – Unione italiana lavoratori) ma l’opposizione al ddl Pillon andrà in scena anche fuori dai palazzi. Dalle 15 infatti è previsto un presidio del movimento ‘Non una di meno’ davanti a Montecitorio.

La Lega si difende e accusa il Pd di falsità: “Non contenti di continuare a tacere sul caso Bibbiano, ora gli esponenti PD si inventano che la riforma dell’affido condiviso aprirebbe le porte alle case famiglia: al contrario la modifica introdotta dal ddl 735 all’art. 337 ter del codice civile elimina la possibilità per il Giudice di disporre l’affidamento familiare alle case famiglia. Basta con le fake news diffuse dal Pd: il senso della riforma è proprio quello di restituire spazio ai genitori e recuperare quelli più in difficoltà, cercando di non recidere mai la sacra relazione tra un bambino, la sua mamma e il suo papà”, dichiara Stefania Pucciarelli, senatrice della Lega, presidente della Commissione Diritti Umani.

M5s invece tace e non sembra dare seguito alla stroncatura fatta da Spadafora mesi fa. Anzi. Il ddl Pillon porta la firma anche di quattro senatrici pentastellate: Grazia D’Angelo, Elvira Lucia Evangelista, Alessandra Riccardi e Tiziana Carmela Rosaria Drago. Quest’ultima ha aggiunto la sua firma il 5 luglio scorso. Mentre a marzo scorso i 5 stelle Angela Anna Bruna Piarulli e Mario Michele Giarrusso l’avevano ritirata.