Innovazione, Angi presenta alla Camera un Manifesto europeo

Un decalogo di proposte che si rivolge a tutti i partiti politici

MAG 15, 2019 -

Roma, 15 mag. (askanews) – Un Manifesto europeo per l’innovazione, “che mette al centro i giovani, le imprese, la ricerca scientifica e tecnologica, in un’ottica di sviluppo dell’intero sistema Paese italiano”. Lo ha presentato oggi l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (Angi) presso la sala stampa della Camera dei Deputati.

Si tratta, spiega una nota dell’associazione, di “un decalogo di proposte che si rivolge a tutti i partiti politici, al mondo della pubblica amministrazione, a comuni e regioni con l’obiettivo di porre l’accento sull’Agenda Digitale, che è uno snodo fondamentale per la politica comunitaria del prossimo quinquennio e che, ci si augura, tutti i rappresentanti che andranno nell’Europarlamento possano promuovere, sostenere e sensibilizzare a favore di un’Europa sempre più unita e coesa”.

I settori toccati nel documento sono educazione, accessibilità, semplificazione, intelligenza artificiale, impresa e lavoro, sicurezza, investimenti e fintech, energia e sostenibilità, sport salute e benessere, e informazione e comunicazione.

Diversi i rappresentanti delle istituzioni intervenuti a sostegno dell’iniziativa, tra i quali Anna Ascani (vicepresidente del Partito Democratico), Annagrazia Calabria (vicepresidente della Commissione Affari costituzionali – Forza Italia), Federico Mollicone ( capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera), Fabio Rampelli (vicepresidente della Camera dei Deputati) e Vincenzo Zoccano (sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri – M5S).

Il manifesto – presentato tra gli altri dal presidente e dal vicepresidente di Angi, rispettivamente Gabriele Ferrieri e Matteo Tanzilli – verrà, prosegue la nota, “diffuso e fatto sottoscrivere da tutti gli attori pubblici e privati che ne riconoscano in primis l’entusiasmo di una generazione che desidera cambiare le cose, anche attraverso la creazione di eventi territoriali e consultazioni on line e social al fine di poter ampliare il dibattito”.