Ok Camera a commissione inchiesta su Regeni, Fi si astiene

I sì sono stati 376, nessun voto contrario

APR 30, 2019 -

Roma, 30 apr. (askanews) – L’aula della Camera ha approvato la proposta di istituzione a Montecitorio di una commissione di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. I sì sono stati 376, 54 gli astenuti (i deputati di Forza Italia), nessun astenuto.

I forzisti si sono astenuti perché, ha spiegato in dichiarazione di voto Pierantonio Zanettin, il governo e i relatori hanno espresso parere contrario a uno dei due emendamenti presentati in aula dallo stesso Zanettin. La proposta di modifica prevedeva di estendere le indagini della commissione parlamentare anche nell’ambito dell’attività universitaria che Regeni svolgeva a Cambridge. “Con un atteggiamento inspiegabile e un po’ ottuso – ha detto Zanettin – si è voluto respingere questo emendamento. Si tratta di un’assoluta chiusura, di un’occasione sprecata. Con rammarico ci asterremo. L’atteggiamento responsabile e costruttivo di Fi non è stato apprezzato quindi il voto di astensione è il minimo che ci si poteva aspettare”.

La commissione, prevede il testo, sarà composta da venti deputati nominati dal presidente della Camera e avrà il compito “di chiarire le responsabilità e le circostanze che hanno portato alla morte di Giulio Regeni, di verificare fatti, atti e condotte commissive ed omissive che abbiano costituito o costituiscano ostacolo, ritardo o difficoltà all’accertamento giurisdizionale delle responsabilità relative alla morte di Giulio Regeni, anche al fine di valutare eventuali iniziative normative per superare, nel caso di specie e per il futuro, simili impedimenti, nonché per incrementare i livelli di protezione delle persone impegnate in progetti di studio e di ricerca all’estero, in funzione di prevenzione dei rischi per la loro sicurezza e incolumità”.

La commissione dovrà concludere i propri lavori entro 12 mesi dalla sua costituzione. Le spese per il funzionamento della Commissione, stabilite nel limite massimo di euro 80.000 per l’anno 2019 e di euro 60.000 per l’anno 2020, sono poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati.