Mattarella difende la legge Merlin: no alle case chiuse

"Andare coerentemente avanti, contro ogni forma sfruttamento donne"

MAR 8, 2019 -

Roma, 8 mar. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interviene al Quirinale alla celebrazione della Festa della donna e sottolinea con forza il suo no al ripristino delle case chiuse per le prostitute, così come invece ipotizzato nei giorni scorsi dal leader della Lega, Matteo Salvini.

“Le donne – italiane e di ogni parte del mondo – ci hanno insegnato molto. La libertà personale – ha sostenuto Mattarella – è condizione di una vera parità, e la parità è la sola leva che può far crescere in modo accettabile, sostenibile”.

Per il presidente della Repubblica “ci sono lezioni del passato su cui è opportuno meditare. Sessantuno anni fa una legge dello Stato (la legge del 21 febbraio 1958 della senatrice Lina Merlin che chiuse le case di tolleranza, ndr) promossa da una senatrice, partigiana e costituente dichiarò fuori legge lo sfruttamento della prostituzione. Dovette lottare in Parlamento e fuori da esso – ha ricordato Mattarella – contro pregiudizi e stereotipi inaccettabile, duri a morire. Vi erano parlamentari che sostenevano persino che alcune donne nascevano prostitute e pertanto non sarebbero mai cambiate. Quella legge – ha continuato il presidente – fu una tappa importante nel cammino di liberazione della donna. Oggi quella senatrice, Lina Merlin sarebbe in prima linea contro la tratta di questo nostro tempo”.

Il capo dello Stato non ha dubbi: “Bisogna andare coerentemente avanti, contro tutte le forme di sfruttamento e violenza nei confronti delle donne, in qualsiasi campo e settore della vita familiare e sociale”.

Fdv/Sar