Niente reddito di cittadinanza a chi ha cambiato residenza dopo il primo settembre 2018

Escluso per 5 anni chi fa dichiarazioni mendaci

FEB 19, 2019 -

Roma, 19 feb. (askanews) – Non potrà ottenere il reddito di cittadinanza chi ha cambiato residenza dopo il primo settembre 2018. E’ una delle modifiche al decretone su cui M5s e Lega hanno trovato l’accordo durante il vertice che si è svolto a Palazzo Chigi questo pomeriggio.

Lo riferiscono fonti 5 stelle e Carroccio. Le stesse fonti parlano di fumata bianca e di intesa sugli emendamenti arrivata al termine della riunione con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi Di Maio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il ministro Riccardo Fraccaro, i sottosegretari Laura Castelli, Claudio Durigon e Massimo Garavaglia.

In particolare, sul reddito: saranno esclusi dalle misure chi ha cambiato residenza dopo il 1o settembre 2018 (ci saranno scrupolosi controlli dei vigili urbani) Per chi rilascia dichiarazioni mendaci ci sarà l’esclusione per 5 anni dall’accesso al reddito. Sono previsti anche servizi sociali da svolgere per chi accede alle misure: con l’accordo del comune e del beneficiario del reddito si può passare da 8 a 16 ore.

Luc/Int2