Cittadini per l’aria: Arpa Lombardia sottostima inquinanti Milano

"Rilevamento da estendere fuori Area C per pm2,5, Ipa e metalli"

FEB 14, 2019 -

Milano, 14 feb. (askanews) – “Da oltre 10 anni, Arpa Lombardia consegna a cittadini e autorità competenti rilevazioni degli inquinanti nel territorio del Comune di Milano sottostimate rispetto alle zone della città dove effettivamente si concentra il traffico”. Lo si legge in un comunicato dei “Cittadini per l’Aria onlus”, che ha promosso un contenzioso contro l’ente regionale per la tutela dell’ambiente di fronte al Tar della Lombardia.

“Dal 2008 – si legge nella nota – ARPA ha misurato particolato (PM10 e PM2.5), idrocarburi policiclici aromatici e metalli, all’interno dell’area ZTL di Milano (Ecopass, Area C). La legge prevede invece che queste rilevazioni vadano condotte dove “si verificano le concentrazioni più elevate alle quali la popolazione può essere esposta”. L’agenzia di tutela dell’ambiente regionale “ha così indotto l’erronea rappresentazione di una situazione di decisa riduzione delle concentrazioni degli inquinanti più pericolosi per l’uomo. Così facendo ha privato i milanesi di una corretta rilevazione delle concentrazioni degli inquinanti da traffico e della tutela che da quest’ultima dovrebbe derivare”.

“Grazie ai ripetuti richiami di Cittadini per l’Aria, prosegue la nota – dal 2017 in poi, ARPA Lombardia lo scorso anno ha attivato un punto di campionamento per il PM10 al di fuori di Area C (presso la postazione di Viale Marche). Tuttavia, contesta Cittadini per l’aria, in base alle norme vigenti, il corretto rilevamento “da traffico” deve essere esteso al più presto, fuori Area C, a PM2.5, il particolato più fino e più pericoloso per l’uomo; idrocarburi policiclici aromatici, fra cui il benzo(A)pirene, riconosciuto cancerogeno di 1° gruppo per l’uomo, e metalli, ai quali la letteratura associa un rilevante incremento di rischio cardiovascolare e per le coronarie.

“Il TAR Lombardia con una decisione cautelare emessa ieri, mercoledì 13 febbraio, sulla richiesta ad ARPA di porre rimedio alla carenza della rete di misura entro il territorio cittadino, ha invece accolto l’argomento dell’agenzia regionale secondo cui, per definire la collocazione dei punti di misurazione degli inquinanti, si dovrebbe considerare non già il Comune di Milano, ma l’agglomerato che comprende un’area più ampia. Questo argomento – secondo i Cittadini per l’Aria – però non considera che la rete nell’agglomerato deve essere tutta, al proprio interno, conforme al criterio della massima esposizione. Così, per le centraline di traffico nel comune di Milano, il rilevamento in zone a traffico limitato deve ritenersi comunque non conforme al disposto di legge. Anche nel caso dell’agglomerato infatti, le centraline devono essere collocate laddove più elevato è il traffico ed in particolare quello dei motori più inquinanti”.

(segue)