Moavero: bisogna ricucire con Parigi. La linea la dà Conte

Come e quando intervenire spetta al premier deciderlo

FEB 11, 2019 -

Roma, 11 feb. (askanews) – “In questa cornice ci possono essere interessi e punti di vista diversi, ma bisogna intensificare i contatti istituzionali e gestire i confronti politici per superare una misura come il richiamo dell’ ambasciatore. Non giudico una decisione presa in piena autonomia dal governo francese. Piuttosto mi colpisce che in questa campagna per le Europee, per definizione un momento di democrazia, si manifesti una dialettica così contrapposta. Fa parte della politica, è accaduto e dobbiamo farci i conti”. Lo spiega in un’intervista a “Repubblica” il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi.

“Sono certo che normalizzeremo i rapporti istituzionali – aggiunge – Resterà però la contrapposizione politica profonda, forse anche aspra nei toni, che riguarda i partiti. E d’ altra parte, ricordiamo quando Togliatti chiedeva scarponi chiodati per prendere a calci De Gasperi? Eppure quei partiti si sono comunque confrontati in Parlamento per decenni facendo la storia della Repubblica”. Secondo il ministro degli Esteri “come e quando intervenire spetta al premier deciderlo. È certo che negli ultimi anni tante decisioni importanti del governo hanno una dimensione di politica estera. E dunque, ogni membro del governo nel suo quotidiano deve preoccuparsi di tale dimensione. A maggior ragione è importante mantenere una linea unitaria, per questo ci sono le riunioni di vertice e i consigli dei ministri, dove la sintesi spetta al premier”.