“I dati negativi del Pil frutto delle politiche precedenti” (fonti governo)

Attesi per domani i dati dell'Istat sulla crescita della ricchezza

GEN 30, 2019 -

Roma, 30 gen. (askanews) – “La nostra manovra è entrata da poco.

Quindi i possibili dati negativi sono il frutto di politiche economiche scellerate degli anni passati e di dati congiunturali non favorevoli (vedi la Germania)”. E’ quanto affermano fonti di governo, a proposito dei dati del Pil. “Reddito di cittadinanza e Quota 100 – proseguono le fonti – produrranno i loro effetti a partire da aprile. È evidente a chiunque che la recessione tecnica del terzo e quarto trimestre 2018 è il risultato dei fallimenti del passato. Noi siamo qui per invertire la rotta, e lo stiamo facendo”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, anticipando l’Istat, che diffonderà domani i dati sulla crescita della ricchezza, ha detto che oggi che si aspetta un’ulteriore contrazione del Pil, certificando la recessione. “Probabilmente domani mi aspetto una ulteriore contrazione del Pil, lo do per scontato, ma il quarto trimestre è il passato, guardiamo al futuro”, ha detto Conte, parlando al Consiglio Generale di Assolombarda a Milano.

“Abbiamo dei dati congiunturali che non sono favorevoli, non dobbiamo girare la testa dall’altra parte. Ma non dipendono da noi, sono fattori esterni: la Cina, la Germania…”, ha affermato Conte. “Se nei primi mesi di quest’anno stenteremo, ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto, di ripartire con il nostro entusiasmo, soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche l’Fmi”, ha detto il premier.

Conte ha citato la ripartenza dell’export che a suo giudizio seguirà alla fine della guerra commerciale tra Usa e Cina, e a livello interno la necessità di far ripartire il settore dell’edilizia. “Abbiamo una economia che crescerà – ha detto – dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l’economia in modo robusto e duraturo”.

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