Cosa ha deciso di fare Tiziano Renzi (il padre di Matteo)

Dopo la richiesta di archiviazione della procura di Roma sul caso Consip

OTT 30, 2018 -

Roma, 30 ott. (askanews) – “Mi chiamo Tiziano Renzi, ho 67 anni e una meravigliosa famiglia con 10 nipotini. Oggi dico basta. Vado in pensione, lascio ogni incarico, metto in vendita la mia società. Mi arrendo”. Con una pagina a pagamento su La Nazione, il padre di Matteo Renzi annuncia la decisione di abbandonare l’attività imprenditoriale, “proprio quando la Procura di Roma chiede l’archiviazione sulla vicenda Consip. Può sembrare strano che decida di arrendermi proprio oggi ma c’è un perchè”. Ovvero, spiega, “i tempi del business sono diversi dai tempi della giustizia e io non posso più continuare a lavorare”.

Perchè nonostante “sto collezionando archiviazioni delle indagini contro di me e condanne in sede civile per chi mi ha diffamato”, l’azienda “ha perso clienti molto importanti che se ne sono andati dopo le anticipazioni dei giornali: non hanno aspettato l’archiviazione, loro”. Insomma, “per colpa mia i clienti se ne vanno. Per garantire il posto di lavoro ai collaboratori, tuttavia, ho deciso di farmi da parte e ho dato incarico a un team di professionisti di vendere la società da qui alla fine dell’anno. Il business è solido e un nuovo proprietario potrà garantire l’occupazione”.

Conclude Tiziano Renzi: “Dal 2014 la mia vita è cambiata”, in coincidenza con l’assunzione della Presidenza del Consiglio da parte del figlio Matteo: “Fino a 4 anni non ho avuto nessun problema con lo Stato”. Poi “è iniziata una odissea di avvisi di garanzia, indagini, inchieste”. Ora “me ne vado a testa alta.

Hanno condannato chi mi ha diffamato, non me. Ma devo andarmene per rispetto a chi lavoro con me”.

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