Orlando firma intesa su case agevolate per personale giustizia

MAG 14, 2018 -

Milano, 14 mag. (askanews) – Agevolare il reperimento di alloggi in affitto a canone calmierato per favorire l’inserimento in città del personale amministrativo, a partire da quello neoassunto negli uffici giudiziari milanesi. È questa la finalità del Protocollo d’intesa firmato oggi dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando con i rappresentanti della Corte di Appello e della Procura Generale, del Comune di Milano e della Fondazione Welfare Ambrosiano, partecipata dal Comune e dalla Città Metropolitana di Milano.

Con tale l’accordo, i dipendenti degli uffici giudiziari milanesi, soprattutto i neoassunti, vengono agevolati nel reperimento di abitazioni a canone concordato e ricevono tutta una serie di servizi informativi e di supporto al momento della stipula dei relativi contratti.

Il distretto giudiziario milanese – si legge in una nota – è quello che negli ultimi quattro anni ha più sofferto la carenza di personale amministrativo. Dal 2014 ad oggi le politiche assunzionali adottate dal Ministero hanno portato ad abbattere la percentuale di scopertura di ben 8 punti percentuali, dal 33,4% al 25,86%. Sono state 508 le assunzioni realizzate, di cui 286 assistenti giudiziari: di questi, 161 hanno preso possesso negli uffici della città di Milano (17 alla Corte di Appello, 8 al Giudice di Pace, 5 alla Procura Generale, 21 alla Procura della Repubblica, 2 alla Procura Minori, 90 al Tribunale, 4 al Tribunale di Sorveglianza, 1 al Tribunale per i Minorenni e 13 all’UNEP). Altre unità si aggiungeranno presto grazie all’assunzione di ulteriori 420 assistenti giudiziari, attinti dalla graduatoria degli idonei del concorso, che saranno ripartiti sull’intero territorio nazionale.

L’iniziativa costituisce una piccola ma importante azione verso la promozione di attività che hanno una diretta ricaduta sul lavoro e sul benessere del personale: si tratta di politiche di welfare della pubblica amministrazione che realizzano una virtuosa collaborazione tra istituzioni centrali e locali, che sempre più il Ministero della Giustizia intende promuovere.