Lombardia, materie autonomia richieste raggruppate in 8 macroaree

Prosegue il lavoro del Consiglio sulla proposta di Risoluzione

OTT 27, 2017 -

Milano, 27 ott. (askanews) – Prosegue il lavoro in Consiglio regionale della Lombardia per la definizione della proposta di Risoluzione sull’autonomia, che sarà discussa in Aula il 7 novembre, per poi consentire di aprire formalmente il negoziato con il Governo sulle competenze, ai sensi del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione. Nella seduta di questa mattina la Conferenza dei Capigruppo, coordinata dal Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, ha esaminato la bozza della proposta di Risoluzione con le indicazioni integrative pervenute dalla Giunta regionale.

Altre indicazioni e richieste di modifica sono state annunciate negli interventi di alcuni dei capigruppo presenti, che hanno espresso le prime valutazioni su contenuti e priorità della proposta di Risoluzione. I lavori di oggi hanno portato all’individuazione di otto macroaree nelle quali saranno raggruppate materie e competenze oggetto della richiesta di maggiore autonomia: area istituzionale; area finanziaria; area economica e del lavoro; istruzione e ricerca scientifica; area sociale e sanitaria; area territoriale e infrastrutturale; ambiente e protezione civile; area culturale.

La giornata di lunedì 30 sarà riservata al confronto all’interno dei Gruppi consiliari, i cui esiti saranno poi oggetto di una nuova riunione della Conferenza dei Capigruppo già programmata per martedì 31 alle ore 10. Sempre martedì 31, alle ore 16, si riunirà la Commissione “Affari istituzionali” presieduta da Carlo Malvezzi, durante la quale comincerà formalmente l’esame e la discussione nel merito del testo della proposta di Risoluzione.

Tutte le Commissioni consiliari saranno poi chiamate a dare parere consultivo sul testo nella giornata di giovedì 2 novembre, mentre venerdì 3 alle ore 10 la Commissione Affari istituzionali ascolterà in audizione le associazioni degli enti locali, assicurando cosi anche il loro contributo al dibattito in Aula del 7 novembre.