Renzi: il rapporto Svimez dice che il Sud cresce più del resto d’Italia

Il premier: "Un anno fa ci dissero che spacciavamo ottimismo..."

LUG 28, 2016 -

Roma, 28 lug. (askanews) – La soddisfazione del premier Renzi per il Sud che torna a crescere, come indicato dal rapporto Svimez 2016, pubblicato oggi. Secondo il rapporto, il 2015 è stato positivo per il Mezzogiorno, con il Pil che è aumentato dell’1%, più che nel resto del Paese dove è stato pari allo 0,7%. La crescita è una conseguenza dell’annata agraria favorevole, della ripresa del turismo e dell’accelerazione della spesa pubblica per la chiusura del ciclo di programmazione dei fondi europei 2007-2013.E il premier, soddisfatto, ha commentato: “Un anno fa di questi giorni uscì il rapporto Svimez sul Mezzogiorno: tutti a dire che il Mezzogiorno era finito, noi dicemmo che stavamo investendo tanto nel Sud perchè volevamo ripartire; dicemmo che era l’anno in cui si investiva di più nelle infrastrutture del Sud. Ci tacciarono di essere degli spacciatori di ottimismo. Ma oggi esce il rapporto Svimez e dice che il Sud è cresciuto più del resto del Paese”.“Non vuol dire avere la bacchetta magica – ha proseguito il premier – ma vuol dire non fare i convegni ma mettersi a lavorare per risolvere i problemi. C’è ancora tanto da fare, ma se l’Italia si tira su le maniche questo Paese non è finito, è un Paese infinito nella sua bellezza, nella sua forza e nei suoi valori”.Secondo il rapporto Svimez, nella ripartenza del Sud l’occupazione, la cui dinamica favorevole è stata in parte dovuta alla forte decontribuzione sulle nuove assunzioni col Job act, è stata decisiva per la crescita del Pil (+94mila unità). Tutte le regioni meridionali hanno registrato il segno più nel 2015. La migliore performance è della Basilicata (+5,5%). Più contenute quelle di Campania, Puglia e Sardegna (+0,2%).La sfida, secondo Svimez, è “non lasciare che questa performance conservi i caratteri dell’eccezionalità e ciò potrà avvenire solo se saranno fatte precise scelte politiche. La crescita del 2015 ha infatti ridotto solo parzialmente il depauperamento di risorse e potenziale produttivo provocato dalla crisi e restano i problemi di competitività legati alla dimensione e alla composizione settoriale”.Per quanto riguarda le previsioni per 2016 e 2017, la ripresa del Paese è più lenta del previsto. Quest’anno il Pil dovrebbe aumentare dello 0,3% al Sud e dello 0,9% nel resto del Paese. Il principale driver della crescita sarebbe costituito dalla domanda interna, innanzitutto dalla spesa delle famiglie sul territorio (+0,7% nel Sud e +0,6% nel Centro-Nord). Nelle regioni centrali e settentrionali verrebbe affiancata da un’accelerazione nella spesa per gli investimenti totali (+2%), mentre al Sud si fermerebbe al +0,6%. Nel 2017 l’evoluzione congiunturale delle due macro aree sarebbe invece simile: +0,9% nel Sud e +1,1% nel Centro-Nord. “Il nodo vero, ancora una volta, è lo sviluppo economico nazionale, per ottenere il quale il Mezzogiorno può essere un’opportunità”, sottolinea la Svimez.Int9