Milano, Sala visita cantiere M4: prolungare metro’ fuori città

Serve anche vera integrazione tariffaria fra Trenord ed Atm

GEN 22, 2016 -

Milano, 22 gen. (askanews) – Prolungare fuori città le nuove linee M4 e M5 della metropolitana, per ottenere una Milano “più grande, integrata ed eco-sostenibile”. E’ questa la linea di Giuseppe Sala, candidato alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Milano, in materia di trasporti. “La M4 è un’opera importante non solo perché consente di raggiungere in meno di 15 minuti Linate da San Babila, ma anche e soprattutto perché collega altre periferie al centro, attraversando i quartieri del Lorenteggio, Argonne, Forlanini. Sappiamo che durante i prossimi anni dovremo far di tutto per far convivere al meglio i cantieri con i tempi e la qualità della vita dei quartieri coinvolti, ma dovremo anche guardare oltre, facendo del prossimo mandato quello dove sia avvia la crescita delle metropolitane fuori Milano” ha scritto in una nota dopo una visita al cantiere della linea 4.

“Milano è già la prima città d’Italia per offerta di trasporto pubblico – ha ricordato Sala -, con 89 chilometri serviti per abitante (ventesimo Rapporto qualità ambientale di Legambiente); la rete del trasporto pubblico milanese è la più estesa d’Italia per capacità (3,7 milioni di abitanti) ed è la seconda dopo Venezia per effettiva quantità di passeggeri trasportati (484/abitante). La costruzione della M4 permetterà di salire ancora, potendo trasportare su quella tratta 86 milioni di passeggeri l’anno. Nell’ottica della città metropolitana dovrà essere verificata la possibilità di estenderla rispetto ai due capolinea di Linate e San Cristoforo, per raggiungere i comuni limitrofi. Lo stesso vale per la M5, che dovrebbe proseguire lungo tutto l’asse a Nord di Milano, fino a raggiungere Monza”.

“Con opere di questo genere e una vera integrazione tariffaria fra Trenord ed Atm potremo costruire davvero un tessuto continuo, integrato, che permetta la mescolanza e la positiva contaminazione fra abitanti, turisti e city user e sottragga all’isolamento interi quartieri urbani e paesi dell’hinterland. Parallelamente la Giunta dovrà trasformare in veri e propri hub di trasporto e sviluppo alcuni snodi strategici come il capolinea della M3 a San Donato o i parcheggi di Famagosta e Lampugnano, dove i cittadini trovano già parcheggi di corrispondenza, capolinea di bus e di metropolitane, ma che oggi rischiano di degradarsi” ha proseguito.

“Questi interventi, insieme al prolungamento degli orari del servizio pubblico e all’ulteriore sviluppo di bike sharing e car sharing, contribuiranno in modo sostanziale anche al decongestionamento del traffico in città e agli obiettivi ambientali di Milano. Il Comune calcola che l’avvio a regime delle nuove linee M4 e M5 comporterà una riduzione di circa 30 milioni di spostamenti annui su auto, una riduzione delle emissioni pari a circa il 2%, un calo del consumo annuo di petrolio di circa 16.000.000 tonnellate equivalenti. E anche 500 incidenti stradali in meno all’anno. Prolungando queste due linee, possiamo pensare di ridurre drasticamente il mezzo milione di auto che entrano a Milano ogni giorno con l’offerta di un trasporto pubblico di qualità. Questo e non l’ampliamento dell’Area C, è coerente con la Milano che vogliamo, europea, sostenibile e sempre più smart” ha concluso Sala indicando, come fonte di finanziamento straordinaria, il modello adottato nel Regno Unito per nascita della Città metropolitana di Manchester.