Ruby ter, Gip chiede a Parlamento uso telefonate di Berlusconi

Il suo legale: conversazioni indirette, sono inutilizzabili

OTT 1, 2015 -

Milano, 1 ott. (askanews) – Sarà il Parlamento a decidere se 11 intercettazioni telefoniche tra Silvio Berlusconi e due ragazze ospiti di Arcore sono utilizzabili o meno dalla magistratura nel procedimento “Ruby ter” sul presunto condizionamento di testimoni da parte dell’ex Cavaliere. Lo ha deciso il gip di Milano, Stefania Donadeo, che ha inviato alle Camere gli atti per la richiesta di autorizzazione all’uso nell’indagine.

“Prendiamo atto del provvedimento della dottoressa Donadeo, pur non condividendolo. Le argomentazioni già sostenute le ribadiremo con ancora maggiore forza al Senato per dimostrare che siamo al cospetto di conversazioni indirette e che come tali dovono essere trattate procedendo alla loro dichiarazione di inutilizzabilità” ha commentato l’avvocato Federico Cecconi, legale di Berlusconi.

Le telefonate tra l’ex premier, Barbara Guerra e Iris Berardi risalgono al 2012-2013. Allora Berlusconi era ancora senatore e le due ragazze erano state intercettate in relazione a tutt’altra inchiesta. Nelle conversazioni con il leader di Forza Italia avrebbero offerto un loro comportamento processuale compiacente in cambio di denaro o altri favori. “Non hanno i crismi di accidentalità e occasionalità che dovrebbero avere per poter essere utilizzate” ha ribadito Cecconi.

“Qui siamo in una fase interinale e la giurisprudenza ha sempre detto che non ci sono le condizioni per l’utilizzabilità. Il Parlamento – ha continuato il legale del leader di Forza Italia – non deve dare un giudizio sul merito, ci mancherebbe che venissero richieste o date valutazioni diverse” da quella sull’utilizzabilità o meno.