Ok Camera a riaffittare palazzi Marini con forte sconto, no M5s

Prendere o lasciare a Scarpellini: 12 mln, 283 riassunti, no cause

LUG 16, 2015 -

Roma, 16 lug. (askanews) – La Camera è pronta a riaffittaredall’immobiliarista romano Sergio Scarpellini i palazzi Marinitre e quattro e la mensa di piazza san Silvestro disdettati loscorso anno e a riappaltare senza gara la fornitura dei serivizialla sua società Milano 90, a condizioni però di forte sconto e non più trattabili. In particolare: si offrono complessivamente 12 milioni l’anno fra locazioni e servizi erogati (57% in meno rispetto alla spesa attual); si richiede la riassunzione da parte della proprietà di tutti e 283 i lavoratori licenziati a seguito della disdetta delle locazioni data da Montecitori; si pretende il riconoscimento del valore transattivo all’accordo che metta definitivamente una pietra sopra a ogni possibiltà di causa giudiziaria sul passato: si fissa in sei anni la durata del nuovo contratto con però la possibilità di recesso unilterale da entrambe le parti ogni momento.

E’ quanto prevede la proposta ultimativa prendere o lasciare in ogni suo aspetto che la Camera presenterà nei prossimi giorni a Scarpellini, approvata su proposta dei Questori dall’ufficio di presidenza di Montecitorio, con il voto contrario dei due rappresentati M5s presenti (i segretari Mannino e Fraccaro, assente invece il vicepresidente Di Maio). I tre Questori (il Pd Fontanini, Fontana di Fi e Dambruoso di Scelta Civica) presenteranno in giornata la nuova e definitiva proposta ai sindacati. Se accolta da Scarpellini, infatti, la proposta approvata oggi dalla presidenza di Montecitorio, potrebbe portare a soluzione la terza vertenza nazionale aperta in Italia, seconda per dimensioni dei licenziamenti annunciati solo a quella delle Acciaierie di Terni e di Meridiana.

Il valore della locazione proposta dalla Camera è di molto al di sotto dell’ultima richiesta presentata settimane fa da Scarpellini ma la presidenza ha escluso nuove trattative: nei prossimi giorni Scarpellini sarà chiamato semplicemente a dire sì o no al pacchetto. La cifra è stata certificata dall’Agenzia del Demanio che ha anche messo nero su bianco il giudizioo di congruità del 10% in più rispetto che essa rappresenta rispetto al valore degli immobili che la stessa Agenzia aveva stimato inizialmente per la Camera. Così come la possibilità di riaffidare senza gara a Milano 90 l’appalto per la fornitura dei servizi mensa, pulizia e manutenzione dei palazzi Marini è stato preventivamente validato a Montecitorio dall’Avvocatura generale dello Stato.

L’accordo avrebbe anche il vantaggio per la Camera di risolvere il problema degli uffici per i deputati che ne sono rimasti privi (ferma restando la possibilità di condivisione che vale per tutti e non cambia) e della sistemazione del nuovo Ufficio parlamentare di Bilancio, al momento ancora senza una sede.

Il dissenso dei rappresentanti M5s, secondo quanto riferito dai Questori, ha riguardato in particolare due elementi della nuova proposta. Pur riconoscendo il forte taglio al costo della locazione, hanno contestato l’opportunità di presentare un’offerta del 10% maggiore al valore inizialmente certificato dall’Agenzia del demanio. E hanno espresso disaccordo sulla possibilità di recesso solo complessivo per contratto di affitto e di servizio, senza possibilità di rescindere uno solo di essi.I Questori, nel presentare la nuova e ultimativa proposta a Scarpellini, hanno “fortemente auspicato” un “ravvedimento” dei Cinque Stelle “che si sono sfilati solo alla fine”. Esprimendo l’auspicio di un consenso unanime in ufficio di presidenza al momento della ratifica finale dei nuovi contratt, se Scarpellini accoglierà le richieste e la proposta si traformerà in contratti.