IIT, Metta: AI pilastro del Piano Scientifico 2024-2029

Galateri: invecchiamento e sostenibilità le sfide della ricerca

GEN 20, 2023 -

Aosta, 20 gen. (askanews) – Sostenibilità ambientale e sociale, invecchiamento della popolazione, nuove tecnologie per l’energia: solo alcune delle sfide che la comunità scientifica dovrà affrontare nei prossimi anni. E sono le priorità che IIT – l’Istituto Italiano di Tecnologia – ha messo al centro del proprio piano scientifico per i prossimi sei anni.

E’ quanto è emerso nel corso dell’evento “2029, verso la società del futuro con l’IA e la genomica” organizzato ad Aosta dall’IIT, insieme alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, e nel quale sono state date alcune anticipazioni sul nuovo Piano Scientifico IIT 2024-2029. “Abbiamo voluto battezzare questo Piano chiamandolo AI_First, ‘Prima l’Intelligenza Artificiale’ – spiega Giorgio Metta, direttore scientifico dell’IIT – Questo vuol dire che si può fare ricerca in maniera più efficiente e essere più veloci perché si usano le tecnologie del digitale. Abbiamo iniziato ad attrezzarci: abbiamo un supercalcolatore; abbiamo capacità per conservare i dati in grandi quantità e questo ci permette di analizzare grandi volumi di informazioni. In pratica tutte le nostre attività scientifiche sono impattate da queste nuove tecnologie e quindi nel piano strategico non possiamo fare altro che considerarle e soprattutto avere delle strategie implementative. Quindi avere più persone che si occupano di queste tematiche, avere più dottorandi, fare più formazione e piano piano trasformare l’Istituto in qualcosa di più digitale”.

“Davanti alle grandi sfide dell’invecchiamento della popolazione e della sostenibilità ambientale, la prospettiva degli istituti di ricerca che studiano queste tematiche è quella di trovare delle innovazioni che diano risposte da portare nel mondo reale – aggiunge Gabriele Galateri di Genola, presidente IIT – In particolare l’Istituto Italiano di Tecnologia che ha la sua sede a Genova lavora con questo obiettivo di fondo: come migliorare la qualità della vita delle persone e l’ambiente in cui viviamo. Noi in particolare ci concentriamo su quattro domini nei quali ricercare risposte a queste tematiche: l’area della robotica, l’area delle nanotecnologie e materiali intelligenti, l’area delle scienza della vita, e l’area computazionale che sottende all’attività degli altri settori. L’obiettivo dunque è proprio quello di trovare le risposte da portare poi nel mondo reale e di offrire soluzioni concrete alle tematiche indicate”.

L’evento pubblico si è svolto in concomitanza del meeting scientifico annuale dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che riunuisce gli scienziati di punta di IIT, coordinatori delle 81 linee di ricerca dell’Istituto. E ha offerto anche l’occasione per fare il punto sul progetto 5000Genomi che vede IIT capofila del consorzio ricerca – composto anche dall’Università della Valle D’Aosta, la A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, la Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e Engineering D.HUB e supportato dalla Regione Autonoma Val d’Aosta – che ha l’obiettivo è di sequenziare in 5 ani circa 5000 genomi di pazienti del territorio per giungere a risultati utili nell’ambito della Medicina Personalizzata, Preventiva e Predittiva delle malattie del neurosviluppo, neurodegenerative ed oncologiche.