Minoli torna su Rai3 con “Mixer-Vent’anni di televisione”

Dal 12 gennaio, le prime 20 puntate sul meglio degli anni '80

GEN 10, 2023 -

Roma, 10 gen. (askanews) – Con “Mixer – Vent’anni di televisione”, a partire da giovedì 12 gennaio 2023 su Rai3 in seconda serata – e dal 18 gennaio anche il mercoledì alle 21.15 su Rai Storia – lo storico giornalista e conduttore Giovanni Minoli torna a ripercorrere quell’avventura televisiva, puntata dopo puntata, anno dopo anno, rilegando frammenti di memoria collettiva in un album del nostro tempo. Dalla sala A di Radio Rai, con la regia di Luca Mancini, Minoli racconta così i grandi temi e gli snodi della storia italiana di fine Novecento, con un nuovo montaggio, un differente intreccio narrativo e a un taglio editoriale critico che a distanza di oltre 40 anni rivisita la forza narrativa e il valore documentario dello storico rotocalco e dei suoi protagonisti, delle sue inchieste, dei suoi faccia a faccia e delle sue storie, facendo emergere una continuità tra quegli anni Ottanta e Novanta e la fotografia del nostro Paese oggi – poiché, come riflette lo stesso Minoli, “Ieri è cominciato il mondo di oggi”. In questa prima stagione dedicata agli anni ’80, “Mixer – Vent’anni di televisione” offre l’occasione di rivedere i protagonisti del XX secolo confessarsi nel famoso “Faccia a faccia”, come Enrico Berlinguer, il Dalai Lama, Henry Kissinger, Bettino Craxi, Arafat, Paolo Rossi, Marco Pannella, Giorgio Armani, Camilla Cederna, Valentino, Benjamin Netanyahu, Brigitte Bardot, Giorgio Almirante, Hans Kueng, Indro Montanelli, Cesare Romiti, Marisa Bellisario, Gianni Agnelli, Raffaella Carrà, Carlo De Benedetti, Gabriel García Márquez, Enzo Bearzot, Renato Guttuso, Bernardo Bertolucci, Pippo Baudo, Jorge Luis Borges, Enzo Biagi. “Quattro mesi per convincere Berlinguer a fare l’intervista – ha ricordato Minoli in conferenza stampa nella Sala A di Via Asiago – se non ci fosse stata Maria (Berlinguer, la figlia, ndr) non ce l’avrei mai fatta, perché i comunisti non volevano”. “Il materiale era chiuso nelle cineteche da oltre 40 anni – ha spiegato il giornalista – a nessuno era venuto in mente di tirarlo fuori, mancava l’idea editoriale”. Era il 21 aprile 1980 quando su Rai2 debuttò “Mixer – Il piacere di saperne di più”, il programma ideato e condotto da Giovanni Minoli, 100 minuti di televisione che per due decenni segneranno un’epoca e rivoluzioneranno il linguaggio, la conduzione, la grafica della tv e dell’informazione televisiva. “Mixer ha innovato molto dal punto di vista del linguaggio e della tecnologia. Allora nascevano il telecomando e le tv private, io ho incorporato il telecomando, quando le tv private mettevano la pubblicità noi mettevamo il nostro pezzo migliore”, ha svelato Minoli, il quale dice che a proporgli di rifare Mixer è stato l’ex direttore di Rai 2 oggi ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Oltre alle inchieste, realizzate anche da Paolo Guzzanti e Cinzia TH Torrini, tornano ora in tv gli incontri ravvicinati e confidenziali con i grandi personaggi dello spettacolo, della cultura, della musica e dello sport firmati, tra gli altri, da Gianni Minà, Isabella Rossellini, Leo Benvenuti, Vittorio Nevano: per citarne alcuni, David Bowie, Francis Ford Coppola, Steven Spielberg, Rudolf Nureyev, Monica Vitti, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Lucio Dalla, Pino Daniele, Luciano Pavarotti, Massimo Troisi, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Francesco De Gregori, Franca Valeri, Carlo Verdone, Marcello Mastroianni, Diego Abatantuono, Fabrizio De André, Vittorio Gassman, Milva, Roberto Benigni, Claudio Baglioni, Francesco Guccini, Ornella Vanoni, Vasco Rossi, Eros Ramazzotti. “Spero di essere riuscito a fare una tv da conservare”, ha commentato Minoli, affermando che “gli influencer di allora erano i cantautori, che però vendevano sentimenti e valori e non prodotti”. E poi presenze fisse come Paolo Villaggio nei panni della sindacalista e moglie frustrata Gemma Pontini; Sandra Milo con le sue interviste in piscina e i “Mixer test”; i “Mixerabili” con gli sketch, fra gli altri, di Syusy Blady, Patrizio Roversi e Vito (Stefano Bicocchi); Stefano Disegni e Massimo Caviglia, che firmano la rubrica Il film in due minuti con cortometraggi d’animazione realizzati ad hoc. Scandito come sempre dalla celebre sigla Jazz Carnival, degli Azymuth, il viaggio retrospettivo di “Mixer – Vent’anni di televisione” esalta l’attualità di un format che era e resta un unicum televisivo per la sua freschezza e modernità, distinguendosi soprattutto per l’introduzione dei sondaggi, che per la prima volta misuravano la distanza che c’era fra l’opinione del Palazzo e quella della gente, e per la modalità inedita del “faccia a faccia”, con la tecnologia del chroma key al servizio del racconto-verità, a opera dello storico regista Sergio Spina. “Da ragazza guardavo Mixer, questa è una rielaborazione editoriale, non è un’operazione nostalgia, ma un montaggio serrato con faccia a faccia, leggendario strumento per capire la contemporaneità”, ha affermato Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura ed Educational, presente alla conferenza stampa con Roberto Sergio, direttore Rai Radio. “Mixer – Vent’anni di televisione”, 20 puntate da 45′ ciascuna, è un programma ideato e condotto da Giovanni Minoli, prodotto da Rai Cultura in collaborazione con Radio Rai, scritto con Giovanna Corsetti, Giulia Foschini, Sara Tardelli e Ludovica Siani, regia di Luca Mancini. Riprese studio Sala A di Radio Rai di Leonardo Lo Frano, a cura di Serena Valeri, produttore esecutivo Roberta Sangermano. Delegato Rai Piero A. Corsini.