Roma, 26 gen. (askanews) â âGli italiani allâestero guardano con attenzione a quanto accade in Italia, confidando nella saggezza del Presidente della Repubblica Mattarella come riferimento per traghettare il Paese fuori da questo momento di impasseâ.
Lo ha dichiarato oggi Michele Schiavone, Segretario Generale della CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani allâEstero, aprendo i lavori del primo degli incontri â oggi dedicato allâinternazionalizzazione â in preparazione della IV Assemblea plenaria della Conferenza Permanente Stato â Regioni â Provincie Autonome â CGIE, che si terrĂ appena le condizioni sanitarie lo permetteranno.
Secondo Michele Schiavone: âLe rimesse delle comunitĂ italiane allâestero â oltre sei milioni di persone se contiamo solo quelle regolarmente registrate allâAIRE â rappresentano ancora un potenziale importante per lâeconomia italiana: stando a uno studio che CGIE è in procinto di avviare con il Cnel, lâapporto economico arriverebbe a rappresentare fino al 10% del Pil italianoâ.
âLâattuale condizione di incertezza sanitaria ed economica â ha continuato Schiavone â deve spingere le nostre istituzioni, con sempre maggior determinazione, a dare voce, rappresentanza e peso a questo numeroso popolo che sono gli italiani allâestero.
Ă necessario legiferare e codificare la presenza amministrativa e sociale: la rete consolare da sola non può coprire tutte le istanze di questa ampia comunitĂ . In questâottica ha senso istituire in modo organico la 21ÂŞ Regione dâItalia. Come nel 2000, con lâistituzione della circoscrizione Estero, si diede rappresentanza politica effettiva agli italiani allâestero, ora è necessario costituire per questa comunitĂ una rappresentanza amministrativa.
Tema molto sostenuto dal CGIE nellâincontro odierno è anche quello di quanto pesi lâemigrazione qualificata sulle casse del nostro Paese: gli ultimissimi dati Istat ci dicono che un italiano emigrato su quattro ha almeno la laurea e il numero degli emigrati laureati è aumentato del 23% in un quinquennio, indice delle prospettive complicate offerte dallâItalia.
A partecipare allâincontro anche la viceministra al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni per la quale: âIl sistema delle autonomie territoriali ed il CGIE sono interlocutori di primo piano della Farnesina sia per lâinternazionalizzazione del sistema Paese che per la promozione della nostra lingua e cultura allâestero. LâItalia della cultura e del turismo sono tra i settori piĂš colpiti dalla pandemia. Per il primo abbiamo messo in campo un pacchetto di misure di sostegno con un investimento di circa 30 milioni di euro che non solo ci ha consentito di aiutare concretamente il comparto culturale, ma che ci permette anche di gettare le basi di una nuova narrazione dellâItalia allâestero. Quanto al turismo, Il MAECI sta investendo molto sulla valorizzazione delle potenzialitĂ offerte dal âTurismo delle Radiciâ. Si tratta di un programma che promuove circuiti turistici nazionali, regionali e locali, espressamente rivolti agli italo-discendenti e agli italiani residenti allâestero, un bacino dâutenza stimato tra i 60 e gli 80 milioni di persone. Per quanto riguarda la promozione della nostra lingua, si tratta di una risorsa inestimabile per i connazionali e per i tanti italo-discendenti, che attraverso la lingua mantengono vivo il legame con le loro origini. Per tutto questo, è dunque fondamentale quanto preziosa la collaborazione che può giungere dalla comunitĂ italiana allâesteroâ.