Francia, ministro giustizia contro Houllebecq, semina “odio”

Moschea di Parigi intanto ha ritirato la denuncia

GEN 9, 2023 -

Roma, 9 gen. (askanews) – Continuano a far discutere le affermazioni dello scrittore Michel Houellebecq in Francia sull’islam e i musulmani di Francia. Se il rettore della moschea di Parigi, Chems-Eddine Hafiz, dopo aver denuncia mercoledì 4 gennaio contro Michel Houellebecq per “provocazione di odio contro i musulmani”, ha scelto di rinunciare al procedimento giudiziario, il ministro della giustizia, Éric Dupond-Moretti, ha voluto comunque prendere posizione a sua volta sul caso, anche se “l’azione legale è sospesa”.Le affermazioni dello scrittore su i musulmani e sul rischio di azioni violente del genere di “un Bataclan alla rovescia” generano “odio” ha detto il guardasigilli. “Ho impiegato molto tempo per reagire, ha osservato su BFMTV. Come mai ? Perché abbiamo banalizzato questo tipo di osservazioni. 15 anni fa saremmo andati tutti in prima linea a denunciarle. Ora ci siamo abituati”. Riferendosi poi al concetto filosofico della “banalità del male”, teorizzato da Hannah Arendt, il ministro della Giustizia ha proseguito: “Dire che i musulmani non sono francesi come gli altri è insopportabile. Tutto questo genera odio, ed è contrario a tutti i valori che sono i miei”. Le osservazioni di Michel Houellebecq, citate dal rettore della moschea di Parigi, sono state fatte nella rivista di Michel Onfray, Front populaire. “Voglio riconoscere che i paragrafi in questione sono ambigui”, ha ammesso poi l’autore in una nota inviata a Figaro, al termine del suo scambio con Chems-Eddine Hafiz. L’autore di La carte et le territoire ha anche detto che chiarirà le sue affermazioni in un libro dove sarà pubblicata tutta la sua conversazione con Michel Onfray. In un dialogo inedito di quarantacinque pagine con Michel Onfray all’inizio di dicembre, il filosofo e lo scrittore, convinti del declino dell’Occidente, discutono a fondo dei pericoli che attendono la civiltà. Tra questi, la religione musulmana è ampiamente citata dall’autore di Submission. “Le persone si stanno armando. Prendono pistole, prendono lezioni nei poligoni di tiro. E queste non sono teste calde”, diceva nella conversazione Michel Houellebecq. “Quando gli interi territori saranno sotto il controllo islamico, penso che ci saranno atti di resistenza. Ci saranno attentati e sparatorie nelle moschee, nei caffè frequentati da musulmani, insomma Bataclan alla rovescia”. Poco più avanti, il Premio Goncourt 2010 affermava anche che “il desiderio della popolazione nativa francese” non era “che i musulmani si assimilassero, ma che smettessero di derubarli e attaccarli. Oppure, altra soluzione, che se ne vadano”. “Queste frasi lapidarie di Michel Houellebecq sono inaccettabili,aveva a sua volta reagito Chems-eddine Mohamed Hafiz, rettore della Grande Moschea di Parigi dal 2020. Non intendono far luce su alcun dibattito pubblico ma fomentare discorsi e atti discriminatori”