Enasarco presenta prima Relazione annuale, più prestazioni e efficienza

Mei: Fondazione nel cuore del sistema previdenziale italiano

NOV 29, 2022 -

Roma, 29 nov. (askanews) – Con 22,5 milioni di euro l’anno in prestazioni assistenziali, stanziati sul biennio 2022-2023, la Fondazione Enasarco ha presentato oggi a Roma la sua prima Relazione annuale, intitolata “Il futuro della Fondazione tra efficienza e trasparenza”. Ora una sfida chiave, per l’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio, è rappresentanta dal ridimensionamento e dall’efficientamento degli asset immobiliari, su cui dispone complessivamente di un patrimonio da 2,8 miliardi di euro. Nata nel 1939, Enasarco continua ad assolvere la mission storica di assistenza e tutela agli operatori del settore, provvedendo alla previdenza integrativa, all’assistenza, all’istruzione professionale e all’espletamento di tutte le attività individuate dalla contrattazione collettiva nazionale. Nel 2021, secondo la Relazione, gli iscritti sono stati 351 mila, di cui circa 218 mila contribuenti e 133 mila pensionati Enasarco. A fronte di 1,25 miliardi di euro di contributi nel 2021 (per il biennio 2022-2023 è atteso un incremento annuo del 3%), sono state 1,043 miliardi di euro le prestazioni erogate. Sul 2022 si prevede un incremento del 4% delle prestazioni e per il 2023 del 7%. Sempre nel 2021 il risultato economico di esercizio è stato pari a 187,8 milioni di euro, mentre l’ammontare del patrimonio netto è stato di 5,434 miliardi di euro. In un contesto socioeconomico caratterizzato da una incertezza crescente e da un accesso al credito sempre più difficoltoso, le attività di welfare svolte dalla Fondazione si estendono a tutto lo spettro assistenziale e giungono fino all’integrazione delle prestazioni sanitarie e agli aiuti relativi alla stipula di mutui per l’acquisto della casa. Negli ultimi mesi, poi, Enasarco ha messo a disposizione degli iscritti nuovi strumenti assistenziali, come la polizza sanitaria stipulata con Emapi (Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani), e il “Progetto Salute Donna”, con risorse stanziate per il rimborso di esami diagnostici. Per il biennio 2022-2023, spiega Enasarco nella relazione, sono stati stanziati 22,5 milioni di euro per ciascun anno. Nel 2021 sono state garantite le risorse dedicate al ristoro in favore degli agenti in difficoltà a causa della pandemia da Covid-19. Hanno rappresentato il 20% della spesa assistenziale sostenuta dalla Fondazione. Inoltre, le risorse dedicate alla tutela del nucleo familiare hanno costituito il 35% della spesa destinata al welfare, mentre le prestazioni erogate a titolo di tutela della salute e del benessere psicofisico sono state pari al 45% della spesa complessiva. Ora la Fondazione è impegnata nella gestione del patrimonio, attraverso la riconversione, la ristrutturazione e la riqualificazione del portafoglio immobiliare diretto e indiretto. L’efficientamento della gestione degli asset mobiliari è tra le priorità dell’Ente, assieme all’attuazione dei principi della sostenibilità, attraverso un modello di “Inclusione/Integrazione dei fattori Esg nella gestione finanziaria”. Quest’estate, è stato approvato il documento di Asset Allocation Strategica che avvia un primo investimento di circa 500 milioni di euro in Btp. In tal modo, Enasarco si impegna ad attuare una politica di risparmio e di tutela degli agenti, investendo allo stesso tempo in economia reale. “L’obiettivo della Prima Relazione Enasarco è quello di posizionare la Fondazione nel cuore del sistema previdenziale italiano e della vita del Paese, in una costante e proficua interlocuzione con le Istituzioni”, ha spiegato il presidente della Fondazione Enasarco, Alfonsino Mei, nel corso dell’evento che si è svolto a Palazzo Wedekind, alla presenza del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon e del sottosegretario all’Economia, Federico Freni. Secondo Freni “si parla da molto tempo del regolamento sugli investimenti delle Casse di previdenza. Non credo sia opportuno disciplinare in modo eccessivamente unitario il sistema delle Casse. Ritengo che ogni Cassa debba avere la libertà di muoversi all’interno dei vincoli fissati dal legislatore – ha detto -. Sono favorevole, quindi, a un regolamento cornice che preveda l’obbligo per ciascuna Cassa di individuare un proprio regolamento investimenti all’interno di parametri generali”. Dal lato del ministero del Lavoro, Durigon ha messo in rilievo la necessità di “aprire un tavolo” con il dicastero dell’Economia “per attuare una riforma complessiva del sistema previdenziale. In tale prospettiva, il confronto con le parti sociali sarà un aspetto centrale. Sotto questo profilo Quota 41, come prevista nella Legge di Bilancio, rappresenta un primo passo significativo. È necessario, inoltre, creare le condizioni per garantire la sostenibilità delle Casse. In tal senso – ha avvertito – bisogna rivedere alcune tassazioni e attività per il rilancio delle Casse e degli investimenti. Questo è senza dubbio un pilastro fondamentale”. Il presidente di Enasarco ha quindi parlato di “un nuovo corso, volto a mutare la reputazione” dell’Ente, “anche attraverso il coinvolgimento di tutte le forze rappresentative. Tra i primi atti della mia gestione vi è l’affidamento di una due diligence riguardante il patrimonio immobiliare, per una profonda valorizzazione di questo asset. La finalità è quella di ridurre il peso del patrimonio immobiliare. Per quanto riguarda il portafoglio degli investimenti mobiliari, soprattutto verso imprese italiane, stiamo privilegiando le aziende impegnate nella transizione ecologica. La Fondazione, infine, è orientata a fornire agli iscritti servizi di welfare innovativi ed efficaci, nella consapevolezza – ha concluso Mei – che essi sono al centro delle attenzioni e delle scelte operative di Enasarco”.